Carlo Ancelotti in poco tempo è riuscito a dimostrare per l’ennesima volta il suo valore: il tecnico ex Bayern e Real sta proseguendo in maniera intelligente il percorso tracciato da Maurizio Sarri, tutto ciò cercando però step by step di modificare determinati aspetti di gioco.
Il fondamentale che in assoluto sta colpendo maggiormente è quello relativo alla sua capacità di gestione dei match, come segnalato quest’oggi tra l’altro da La Gazzetta dello Sport.
L’ultimo incontro casalingo con il Milan è stato emblematico in tal senso, sul punteggio di 0-2 molti si sarebbero aspettato il peggio, mentre “Carletto” è intervenuto tirando fuori dal cilindro 3 mosse fondamentali:
-1) il passaggio al 4-2-3-1 con Dries Mertens in campo sull’1-2;
-2) la seconda modifica di modulo, più l’inserimento di Diawara al momento del 2-2, un 4-2-4 in grado di sprigionare la fantasia dell’attacco partenopeo senza perdere il necessario equilibrio;
-3) l’esordio di Sebastiano Luperto, autore di importanti chiusure sullo spauracchio milanista Suso.
Mosse decisive insomma, mostrando forse quella elasticità tattica che nel magnifico triennio Sarriano era mancata.
