Il Napoli può contare da ormai 3 stagioni su un calciatore non troppo scenico ma davvero fondamentale, uno di quelli che ogni 90 minuti in campo suda le proverbiali 7 camicie, come un moto perpetuo, instancabile.
Il calciatore a cui sto facendo riferimento è Marques Allan, l’ormai “insostituibile”, come è stato definito dai colleghi de La Gazzetta dello Sport.
Il brasiliano all’Olimpico contro la Lazio ha confermato per l’ennesima volta la sua straordinaria importanza di rubapalloni: per ben 10 volte il centrocampista ha intercettato la sfera di gioco, aggiungendo a questo sfiancante lavoro di quantità un costante supporto all’azione offensiva, una presenza a 360 gradi nel rettangolo sistema di gioco insomma.
Ancora oggi gli addetti ai lavori faticano a comprendere le motivazioni della mancata convocazione di quest’ultimo all’ultimo mondiale, ma, una cosa è certa, se il giocatore dovesse continuare a sfoderare queste prestazioni, il grande obiettivo personale prepostosi verrà raggiunto.
Che sulla panchina del Napoli sieda Sarri o Ancelotti poco cambia: Allan è il perno della zona mediana azzurra.