Sfida tra rivoluzione e tradizione: Il pensiero di Sacchi

    Allegri

    Nel suo editoriale per La Gazzetta dello Sport, Arrigo Sacchi ha descritto l’imminente sfida di venerdì sera tra Napoli e Juventus.

    L’ex tecnico ha svolto un confronto tra le ideologie di gioco ben differenti di Sarri e Allegri: il bel calcio, contro il tradizionale pragmatismo, si può riassumere così il big match dell’attuale Serie A.

    Questo parte del pensiero del leggendario tecnico:

    “Allegri e Sarri sono capostipite di due ideologie assai lontane. Max è un grande gestore tattico, un profondo conoscitore del proprio calcio, basato per lo più su concretezza e pragmatismo, in cui difesa e contropiede restano le armi migliori. Sarri non guida le stesse individualità dei bianconeri, ma crede nel bel gioco come strumento necessario per migliorare i singoli e le possibilità di successo.

    Gli azzurri sono cresciuti a dismisura: due anni fa l’unico top player era Higuain, ora molti altri gli si avvicinano. Allegri è un grande, ma non ha l’ossessione che trasforma il suo lavoro in arte. Sarri è ossessionato e non vuole tradire le caratteristiche originarie del calcio nato come sport offensivo e collettivo”.

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