Cristian Maggio: l’eroe silenzioso che torna titolare

    In un calcio in cui i calciatori con i loro agenti sono sempre più protagonisti di vicende che a volte sembrano sfiorare i limiti del credibile, in casa Napoli abbiamo ancora un reperto storico di un calcio antico come Cristian Maggio. Eroe silenzioso che mai in tutti gli anni in cui è stato a Napoli ha creato disordini con richieste fuori luogo e fuori mercato dell’agente, mai ha lanciato una pettorina o inveito contro l’allenatore per una sostituzione, mai si è lamentato per una lunga serie di panchine e mai si è lasciato scappare una sola parola fuori posto.

    Professionista esemplare nel vero senso della parola e non a chiacchiere come amano definirsi molti giocatori semplicemente per giustificare alcuni trasferimenti dietro i quali ci sono offerte di stipendio maggiori che superano ogni legame con squadra, città e tifosi. Un professionista non è colui che va dal miglior offerente ma colui il quale svolge il proprio lavoro al massimo, sempre e in ogni circostanza, mette da parte i propri pensieri e sentimenti per mettersi a completo servizio del suo datore di lavoro e del suo allenatore rispettando il contratto che lui stesso ha firmato. Un giocatore che boicotta allenamenti, finge malori, chiede in maniera spropositata aumenti o di essere ceduto non è un professionista ma un mercenario. Essere professionista significa essere Cristian Maggio.

    Ora a 34 anni suonati il terzino azzurro avrà la sua occasione di tornare titolare e probabilmente giocherà diverse partite fino a gennaio, chissà che non possa trovare una seconda giovinezza. La meriterebbe tutta come merita questa chance che il destino gli ha donato. Non sapremo come saranno le sue prestazioni ma siamo sicuri che lui ci metterà il 100% come sempre e già per questo va bene così e grazie Crisitan.

    Articolo precedenteProbabile formazione Chievo-Napoli: Hysaj spostato a sinistra e Maggio a destra, dentro anche Diawara e Zielinski
    Articolo successivoRadio Kiss Kiss con l’agente di Vrsaljko a microfoni spenti: “Lui al Napoli? Ecco cosa penso…”