CHIAVE TATTICA -Verso Roma-Napoli, il gioco dei giallorossi secondo DiFra

    Nuova puntata de “La Chiave Tattica” su MondoNapoli! Nell’attesa di Roma-Napoli, vi illustriamo le caratteristiche del gioco dei giallorossi, che in quest’ultima sessione di mercato hanno cambiato molto e s’apprestano a vivere l’ennesima rivoluzione della propria storia. Ricordiamo che questo è il primo anno della Roma senza Francesco Totti, un dettaglio non certo da trascurare.

     

    Il punto di partenza di tutti i cambiamenti che hanno contraddistinto l’estate capitolina è stato l’arrivo all’ombra del Colosseo del nuovo ds Monchi, il re delle plusvalenze in quel di Siviglia. Era volontà dello stesso Monchi lavorare con Luciano Spalletti, ma una serie di eventi ha fatto sì che l’allenatore toscano emigrasse alla vilta di Milano, sponda Inter.

    Leitmovit della passata stagione era la ricerca della verticalità, con Salah, anche lui partito alla destinazione di Liverpool, pronto a scattare e a depositare in rete. Nella gif che vi proponiamo potete vedere quanto detto in precedenza, con Salah che viene cercato verticalmente e che va al tiro.

     

     

    La ricerca della verticalità, tuttavia, aveva un rovescio della medaglia e impediva alla Roma di controllare le partite fino al 90′.  Altro problema, e non di poco conto, è stato l’organizzazione del pressing, con i giallorossi che si distribuivano chi qui e chi là, dando la sensazione di essere disuniti e, all’avversario, grandi occasioni tra le linee.

     

    Nuovo anno, nuovo allenatore. Alla fine è stato scelto Eusebio Di Francesco, dal Sassuolo, e Monchi ha dovuto avere a che fare quasi subito con le prime difficoltà: se ne sono andati Salah, Ruediger e Szczesny. I punti cardine del gioco dell’ex giocatore e ora allenatore giallorosso sono i seguenti: difendere in spazi piccoli per attaccare in spazi grandi. In altre parole, squadra sempre corta sul pallone (il riferimento difensivo è la palla) e ricerca ossessiva della verticalizzazione ); risalita del pallone dalle fasce, utilizzando triangoli di progressione: la palla va dal terzino alla mezzala, per poi passare al regista che deve immediatamente verticalizzare; occupazione degli spazi di mezzo delle ali mentre la punta centrale attacca la profondità per allungare la difesa avversaria; pressione sul primo possesso avversario per indirizzarlo sulla fascia, dove aggredire in superiorità numerica.

    Capitolo Schick: il giocatore ceco è stato l’acquisto più oneroso nella storia dei giallorossi: il suo impiego può risultre fondamentale per la Roma, con l’ex punta doriana che, nella passata stagione, ha fatto ingolosire molte big per le sue doti fisiche, oltre che per i suoi gol. L’aveva preso la Juventus, ma per una serie di circostanze dovute a presunti problemi cardiaci, la stessa società bianconera l’ha scartato. A Di Francesco spetterà il compito di valorizzare il talento cristallino del ceco all’interno del suo sistema di gioco.

     

     

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