Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova: può davvero essere l’anno dello Scudetto!

    Il countdown è cominciato. Ogni Ferragosto il vero tifoso italiano comincia a contare i giorni che mancano alla prima di campionato, e quest’anno bastano le dita di una mano per colmare la distanza che separa dalla partenza della Serie A 2017/18. Rispetto a quelle vissute negli ultimi anni, è stata un’estate inusuale per i supporters napoletani: mercato senza particolari botti, concentrazione massima sull’avversaria del preliminare di Champions ma, più di ogni altra cosa, un assordante silenzio sulle aspettative dell’ambiente partenopeo in vista del prossimo campionato.

    Il merito è tutto di quell’omone in tuta che dirige l’orchestra partenopea: Maurizio Sarri ha portato al Napoli la cultura del lavoro duro, minuzioso ed efficace; una sorta di ‘testa alta e pedalare’ con l’obiettivo di rendere la squadra che gioca il più bel calcio della Serie A un undici vincente. La sensazione è questo silenzio sia frutto di una maturazione finalmente ultimata. La notizia di un ADL convinto di portare lo Scudetto a Napoli è stata prontamente smentita dai vertici del club facendo restare tutti coi piedi per terra, un ulteriore piccolo pezzo del puzzle tricolore che sembra incastrarsi alla perfezione con il nuovo carattere della squadra di Sarri. Gli altri pezzi li rubiamo da casa delle principali rivali degli azzurri, laddove possiamo raccogliere i motivi per cui questo potrebbe essere davvero l’anno buono…

    IL MERCATO MADE IN CHINA. Le milanesi si stanno rinforzando, è innegabile, ma per vederle nuovamente lottare ai vertici del campionato per l’intera stagione servono compattezza e idee chiare. Proprio ciò che Sarri è riuscito a portare a Castel Volturno in 3 anni di lavoro ed esattamente ciò che all’ombra del Duomo non si vede dai tempi d’oro di Berlusconi e Moratti. Le nuove proprietà orientali gioveranno senza dubbio alla nostra Serie A ridando blasone e spettacolo, ma soprattutto riaccendendo la sfida ai piazzamenti Champions, troppo spesso già scritta in partenza negli ultimi anni in virtù della superiorità netta delle tre davanti. La sensazione è che resti un certo divario con chi porta avanti il proprio progetto da diverso tempo, ma con le outsider Lazio e Atalanta pronte a stupire ancora lo spettacolo è assicurato.

    CONTO (SALAH)TO quello della Roma, che a causa di esigenze di bilancio ha dovuto cedere alle avances per alcuni prezzi pregiati. In panchina un punto interrogativo come Eusebio Di Francesco, che per la prima volta si troverà a gestire una piazza caldissima e ricca di aspettative come quella capitolina. La rosa a disposizione dell’ex Sassuolo resta d’altissimo livello, ma restano le ‘pecche’ dello scorso campionato: i giallorossi scaricarono le batterie praticamente a tre mesi dal termine della stagione e, mentre la rosa del Napoli può oramai vantare di ricambi ‘di livello’ per ogni ruolo, le lacune della rosa giallorossa appaino, salvo sorprese da qui al termine del calciomercato, tutt’altro che colmate.

    CARDIFF. Precisamente sul rettangolo verde del Millennium Stadium della capitale gallese, dove la corazzata Juventus, vincitrice di ben 6 Scudetti di fila, potrebbe aver smarrito le proprie certezze. “Mi sono chiesto: è il massimo a cui posso portare questa squadra? Una parte di me voleva andare in sede a dare le dimissioni…” ha rivelato Max Allegri a cuore aperto pochi giorni fa… certo l’arco del tecnico bianconero potrà contare su due frecce niente male come Bernardeschi e Douglas Costa, ma le recenti uscite hanno mostrato che il la cessione di Bonucci comincia a pesare sulla retroguardia bianconera. Sarà pure calcio d’agosto, ma le batoste subite in amichevole e la pessima prova mostrata in Supercoppa con la Lazio lasciano riflettere sugli strascichi lasciati a Torino dalla sconfitta col Real. I bianconeri rischiano di restare risucchiati dall’ossessione Champions e gli azzurri potrebbero approfittarne per mettere la parola fine al ciclo di vittorie in Italia degli storici rivali…

     

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