Dries Mertens è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport parlando a 360° In particolare, il folletto belga ha iniziato così: “C’è solo da lavorare per evitare che si ripetano certe partite che ci hanno penalizzato l’anno scorso”.
Sul cambio di ruolo: “Quest’anno mi sono sorpreso anch’io perchè sono diventato attaccante. Chiunque, d’altronde, nel gioco di Sarri può fare tanti gol da centravanti perchè esalta la fase offensiva e la giocata porta sempre alla conclusione”.
Il cambio di ruolo è stato dovuto all‘infortunio di Milik, sul quale Mertens aggiunge: “Le disgrazie altrui possono aiutarti, Sarri mi ha trasfromato e credo che nessuno pensasse che rendessi così. Poi, io non avevo mai giocato così tante partite: gli anni scorsi giocavo una partita, ed era molto probabile che nelle altre mi trovassi in panchina. Questa situazione mi ha fatto veramente male, non ti dà gli stimoli per continuare”.
Per fortuna di Dries Sarri ha avuto quest’invenzione, che gli ha regalato molti gol. Il quale vuol dire la sua sul suo mister: “Non so se giocherei prima punta con altri allenatori e non so se in futuro sarò un allenatore ma posso dire che la sua idea di giocare il calcio è la mia. Se dovessi tornare al mio vecchio ruolo? Non mi farebbe piacere ma lo farei, se credi in un allenatore devi accettarne le decisioni”.
Un pensiero anche alla città di Napoli: “E’ una città che adoro, mi piace essere in contatto con le persone”.
Sui tifosi: “Qualche volta è difficile perchè vorresti rimanere in intimità con la famiglia, c’è sempre qualcuno che desidera una foto o un autografo. Penso che ciascun abitante di Napoli abbia una foto con me, quindi ora mi sento più tranquillo”.
Sul rinnovo, che ha tenuto sulle spine molti addetti ai lavori: “Con Sarri nessuno ha espresso la volontà di andarsene perchè è bellissimo lavorare con lui. Il gruppo poi è unito e pieno di gioia. Se restiamo uniti, possiamo fare grandi cose”
Sullo scudetto: “La nostra squadra, in ocnfronto alla Juventus, è più giovane e più entusiasta. Hanno giocatori forti e di qualità e noi dobbiamo percorrere una strada diversa non avendo i campioni”.
Un po’ di rammarico sulla classifica marcatori: “Sinceramente sono deluso di essere arrivato secondo per un solo gol, ho sperato fino in fondo di prendere Dzeko. Higuain? Che è un giocatore in grado di fare la differenza. Mi spiace sia andato via ma penso che se fosse rimasto io non avrei giocato centravanti. Uno del suo valore, ti fa vincere”.
Sulla riconferma in blocco: “Devo dire che il presidente De Laurentiis ha fatto dei sacrifici, dimostrando che anche lui vuole vincere. Tocca a noi ora, il gruppo c’è e la sua è stata un’ottima mossa”.