EDITORIALE – Quagliarella al Napoli? Inutile

Fabio Quagliarella è l’uomo del momento. Il suo incubo è finalmente terminato e dopo quasi 5 anni di sofferenza, il giocatore ha scoperto la verità e hanno condannato a 4 anni e 8 mesi di reclusione per stalking il suo ex amico e poliziotto Raffaele Bianco.

L’intervista de “Le Iene” ha colpito molto il popolo napoletano che, in massa, ha chiesto scusa alle offese ricevute dall’ex numero 27 partenopeo dopo il suo passaggio dal Napoli alla Juventus per 15 milioni di euro.

Tutti, società compresa, hanno etichettato Fabio come il colpevole di questo sgarbo fatto ai tifosi partenopei da parte di un napoletano che lascia la sua città per approdare alla rivale di sempre.

La realtà, raccontata da Quagliarella, è ben diversa. Come ha raccontato, visibilmente commosso, lo stabiese  non avrebbe mai lasciato Napoli e probabilmente oggi come detto anche da lui “sarebbe capitano della squadra azzurra”.

Un  sogno sia per “Masaniello” che per la piazza partenopea molto attaccata, nel bene e nel male, ai calciatori “Made in Naples”.

Un sogno sarebbe anche il ritorno di Fabio nella squadra della sua città, sia per lui, per rimettersi in gioco ad alti livelli lì dove non riuscì nell’ormai lontano 2010 ad imporsi totalmente anche e soprattutto per colpa di questa storia, sia per i tifosi azzurri all’epoca traditi e adesso dispiaciuti.

Tifosi azzurri, che sappiamo essere molto passionali, e che dopo aver saputo tutta la verità su Quagliarella e il problema, gravissimo, vorrebbero dargli una seconda possibilità e riacclamarlo al San Paolo.

Ragionando “di pancia” il ritorno di Quagliarella sarebbe bello e affascinante ma volendo fare una dinamica esclusivamente tecnica, lucida, economica, squisitamente tattica, forse per molti fredda, l’acquisto di Quagliarella sarebbe letteralmente inutile e al di fuori di quelle che sono gli standard e la politica della Ssc Napoli.

Quagliarella è un uomo di 34 anni. Già questo fa storcere il naso alla Ssc Napoli, società che si è sempre buttata su Under 25, soprattutto nelle ultime sessioni di mercato, e che probabilmente non investirebbe mai su un giocatore in uno stato di età così avanzata.

Inoltre, tatticamente Quagliarella è una seconda punta. Faticherebbe non poco a tenere il peso dell’attacco, se giocasse centrale, e giocare al posto di uno tra Mertens e Insigne sembra al momento alquanto improbabile, forse assurdo. L’unico ruolo dove potrebbe adattarsi è quello dell’insostituibile Callejon.

Insomma, il ritorno di Quagliarella al Napoli è personalmente inutile ma la palla passa al presidente De Laurentiis. Ragionerà da imprenditore oppure di pancia?

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Alessio D’Aco (on twitter @alessiodaco)

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