Riposa anche lui, ma solo perché c’è stata un’espulsione e il giudice sportivo l’ha fermato per un turno, altrimenti Josè Maria Callejon sarebbe già pronto sulla fascia destra. Ospite ai microfoni dell’Uefa, lo spagnolo racconta la sua carriera e la sua sfida con il passato in Champions con il Real Madrid.
Ecco quanto raccolto dalla nostra redazione: “Tifo per il Real sin da bambino e amavo stare a Madrid, nonostante giocassi poco. Poi arrivò la chiamata di Benitez da Napoli, e tutto cambiò… E’ stato tutto meraviglioso dal primo giorno, i tifosi sono spettacolari e io cerco di ripagarli sempre con buone prestazioni. La Champions per le Merengues sono un’ossessione, sarà una bella esperienza giocare al Bernabeu!”.
Sul suo passato: “Quando ero nel Castilla (Real Madrid B) mi ricordo che guardavo in continuazione Figo e Ronaldo (brasiliano), ma erano solo due dei tanti idoli che avevamo noi ragazzi. Poi andai all’Espanyol per farmi le ossa e infine sono stato richiamato. Era il mio sogno e nonostante giocassi poco amavo stare in quella squadra!”.
Poi arriva il Napoli: “Tutto bellissimo… Nonostante siamo negli spogliatoi si sente benissimo quando urlano il mio nome prima della partita, e anche quando segno, è una sensazione unica. Abbiamo fatto un gran girone di qualificazione, adesso ci spetta la partita con il Real. Per me sarà come un ritorno a casa, ci saranno tanti miei parenti al seguito, ma difenderò i colori per la squadra con cui gioco adesso, il Napoli!”.
