Conto alla rovescia… Ad una settimana dalla storia!

    Sono passati quasi due mesi da quel 12 dicembre 2016, quando dall’urna di Nyon è uscito l’avversario del Napoli per gli ottavi di finale di Champions League. E che avversario… Il Real Madrid di Zidane, di Ronaldo, delle undici coppe alzate, insomma l’avversario più difficile ma allo stesso tempo il più bello da affrontare.

    Quale tifoso può negare di aver dimenticato questo match e pensare agli altri di campionato? Pochi o forse nessuno, perché questa è la sfida che si aspettava dal 2004, quando De Laurentiis acquistò la società e ripartì dall’inferno della Serie C. Dalla Sambenedettese al Real Madrid, il passo è lungo, le sofferenze sono tante e le soddisfazioni sono state ancora di più, eppure il meglio ancora deve arrivare.

    Siamo a meno sette dalla sfida più importante degli ultimi vent’anni. Si torna al Santiago Bernabeu, lì dove è caduto anche Maradona, ma le partite hanno sempre storie diverse e nonostante le infinite qualità degli avversari, si deve giocare questa sfida come la squadra di Sarri sa fare.

    Sarri… Dato per spacciato senza una prima punta è riuscito a reinventarsi Mertens prima punta, trovando pronto il belga che sta vivendo una stagione da sogno. Diawara a centrocampo sembra dare insieme a Zielinski più dinamicità al centro del campo, lasciando ad Hamsik più spazio per creare e segnare. Lo slovacco insieme a Mertens sono gli uomini più in forma, e la velocità delle ultime partite può creare qualche problema alla difesa di Zidane.

    Gli spagnoli hanno recuperato tutti i loro uomini, ma il miracolo a Bale alla fine non è riuscito del tutto, perché il gallese tornerà al San Paolo. Al suo posto con molta probabilità giocherà Vazquez, a meno di cambi di formazione da parte del francese, ma difficilmente andrà così, visto che i Blancos, nonostante non l’ottimo stato di forma, sono primi in classifica con un solo punto dagli eterni rivali del Barcellona, ma con ben due partite in meno.

    E allora siamo ad una settimana con l’appuntamento storico per questa società, ma soprattutto per tanti giovani tifosi che non hanno vissuto l’epoca d’oro di questa squadra, ma che con Sarri stanno vivendo stagioni di grande calcio giocato. Il miracolo sportivo è difficile, ma non impossibile, l’obiettivo è stato già raggiunto in Europa, ma sognare, in fin dei conti, non costa nulla…

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