RILEGGI LIVE – Maradona: “Napoli esperienza fantastica, mi ha reso un calciatore completo! Vi dico la verità sul rapporto con droga, camorra e i miei figli”. Poi esprime un desiderio…

    Ecco le dichiarazioni rilasciate da Diego Armando Maradona nel programma di Maurizio Costanzo “l’intervista”.

    Una chiusura: “Vorrei continuare a giocare nel calcio moderno sarei l’uomo più felice del mondo”.

    L’incontro con Papa Bergoglio: “Siamo due argentini che sono arrivati in alto, io scenderò lui salirà sempre più. Bergoglio trasmette sicurezza e pace, è il fuoriclasse della chiesa”.

    Un giudizio su alcuni calciatori: “Icardi semplicimente un traditore, è un grande giocatore anche se Batistuta era molto più forte di lui ma un vero uomo non puo’ fare quello che ha fatto lui. Con Pelè è tutto passato non mi piace litigare con lui”.

    Sui problemi con il fisco: “Avevo gli stessi problemi di Alemao e Careca ma non ho capito perchè si accanivano con me. Erano problemi burocratici che hanno messo tanto tempo per risolverli anche se non è tutto ancora risolto

    I rapporti con la malavita: “Ricordo che io uscivo di notte e incontravo questa gente a Napoli ma non sapevo chi fossero. Non posso chiedere i documenti per fare una foto, io non ho chiesto mai niente alla camorra, loro mi hanno dato la sicurezza che le mie bimbe non avessero problemi (riferendosi al clan Giuliano ndr)“.

    Che padre è stato: “Sono stato un padre assente perchè ho sempre lavorato ma ora voglio essere presente sempre. Voglio il sesto figlio perchè mi piacciono i numeri pari  (ride ndr)

    Sul rapporto con Diego Armando Junior: “Adesso vive con me, lavora con me, ho capito che lui ha preso tutto da me. Io tutto quello che faccio lo faccio per i miei figli e non voglio avere rimorsi. Voglio unire tutta la mia famiglia

    Il suo rapporto con le donne:Il primo amore non lo dimenticherò mai, ma attualmente sono tremendalmente innamorato. Sono con una donna molto più piccola di me ed ho fatto di tutto per conquistarla nonostante lei non cedesse al mio corteggiamento“.

    Quando ha capito di avere problemi di droga: “Se avessi continuato a prendere droga adesso non sarei qui. Sono felice di vivere e vedere i miei figli. Sono 13 anni che non tocco quella roba. A 24 anni a Barcellona ho fatto l’errore più grande della mia vita provando per la prima volta la droga”.

    Cosa ricorda delle prime squadre: “Ricordo l’esordio con il Boca Juniors, il mondiale vinto juniores vinto a 19 anni e l’esperienza di Barcellona rovinata dal presidente dell’epoca ma non dimenticherò mai Napoli che ha fatto un miracolo per portarmi in Italia”

    I suoi rapporti con i genitori: “Ero molto legato con mia mamma ero il suo figlio preferito, mio padre mi portava ad allenarmi e ha fatto tanti sacrifici per farci mangiare perchè eravamo tanti a casa ed avevamo una casa piccolissima. Mio padre si alzava alle 4 del mattino per andare a lavorare in fabbrica e non avevamo il tempo di vederci”.

    Sul suo arrivo al Napoli: “Napoli mi è rimasta nel cuore perchè mi ha dato la possibilità di diventare un calciatore completo. Quando sono arrivato qualcuno mi disse che fossi stato pagato dalla camorra ma a noi la camorra non ha mai detto nulla se non di vincere lo scudetto“.

    I Mondiali con l’Argentina: “Mi piaceva rappresentare il mio paese per riscattare un’intera nazione e rendere felice il mio popolo. A 26 anni ho fatto il gol più bello di sempre che resterà nella storia e sono felice per questo“.

     

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