PAGELLE MN – ATTACCANTI: Callejon l’immortale e Milik il predestinato. Mertens 2016 favoloso da “vero campione” , Gabbiadini divorziato in casa…

CALLEJON 8: Il tipico giocatore che tutti vorrebbero avere, per dedizione, applicazione e risultati. Corre come un dannato per aiutare la squdra in fase difensiva, punge come uno scorpione sotto porta avversaria. Senza un bomber vero si carica parte del peso dell’attacco e sigla 7 gol in 18 partite. Cosa chiedere di più ad un giocatore per noi è Josè Maria l’ IMMORTALE!

INSIGNE 6,5: Problemi legati al contratto e qualche sirena dall’estero lo distraggono forse anche troppo dal suo compito. Parte male nel nuovo campionato e ritrova il gol solo ad Udine riportando il Napoli ad una vittoria in terra friulana. Da li è un’ascesa alla vittoria, regalando perle su perle al suo pubblico che tanto lo ama. Spettacolari i gol contro Sassuolo e Fiorentina, riuscendo a combinare anche una fase difensiva degnamente fatta. FUOCHI D’ARTIFICIO

GIACCHERINI 6: Pochi minuti per lui a disposizione anche se le presenze sono già 10. Emanuele interpreta al meglio il ruolo di staffettista anche se qualche volta non entra pienamente nel match. A gennaio ci sono squadre interessate a lui ma siamo sicuri che possa ritornare ancora utile alla causa Sarri. INESPRESSO

EL KADDOURI S.V.: Molto meno spazio per lui quest’anno con un solo gol all’attivo. Il nuovo campionato lo vede ancora a secco e con solo 5 presenze. Valigie alla mano potrebbe fare le fortune di molte squadre “medio-piccole” e togliersi qualche soddisfazione in più. IN PARTENZA

GABBIADINI 5: Purtroppo è l’unico voto negativo nel reparto offensivo che segna gol a caterva. Lui non riesce mai a trovare la giocata giusta, il momento per esplodere e pure di occasioni ne ha tante. Con la partenza di Higuain si contende il posto con Milik, partendo addirittura in vantaggio nelle gerarchie, ma il polacco si dimostra più consistente e gli ruba la scena. Con l’infortunio di Milik resta l’unica punta di ruolo (cosi si definisce lui) ma il “piccolo” Mertens gli sbatte in faccia come imporsi in quella posizione di campo. mai un movimento d’orgoglio, mai rabbioso e pure Napoli non gli riserva fischi ma solo incoraggiamenti. Il rigore alla Fiorentina sa di addio per un matrimonio con il Napoli che non è andato come doveva. DIVORZIO

MILIK 7,5: Poche gare ma che servono a far capire che il polacco è l’uomo giusto al momento giusto. Prende l’eredità di Higuain e la getta via a suon di gol, non sarà ancora un top player ma dimostra di essere un “animale” d’area. Il maledetto infortunio interrompe la bella favola, ma lui brucia le tappe per tornare ad essere per Napoli quel principe azzurro anche alla fine delle fiabe fa vivere tutti felici e contenti. PREDESTINATO

MERTENS 9: Il 2016 per lui è l’anno della svolta, nel ruolo che non t’aspetti. Si prende il posto di prima punta (causa infortuni e defezioni) e smentisce tutti quelli che lo etichettano come uomo dagl’ultimi 20 minuti. Dries ci mette poco ad intepretare alla perfezione il nuovo ruolo,  fa impazzire le difese, non da punti di riferimento e regala gol da cineteca (vedi Torino). Reti a raffica, ben 11 in 16 partite, e tante belle giocate per dimostrare a tutta Italia che lui più che essere un “falso nueve” è un VERO CAMPIONE!

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