Retròpassaggio – El Pampa Sosa e Napoli, storia di un grande amore

    Roberto El Pampa Sosa è e rimarrà uno degli attaccanti più apprezzati dal tifo partenopeo. Non tanto per i suoi gol che hanno contribuito alla rapida risalita degli azzurri, quanto per il suo enorme amore per la squadra e la città che tasnto bene gli ha voluto.

    Ma come ha fatto un panzer come Sosa a conquistare l’amore di una piazza tanto calorosa quanto esigente? Riavvolgiamo il nastro e partiamo dal principio: Roberto arriva a Napoli nel 2004 dall’Udinese e passerà alla storia come il primo tesserato del nuovo Napoli di Aurelio De Laurentiis e, grazie anche a questo simpatico fattore, El Pampa sarà contrassegnato dai supporters come l’uomo della rinascita. E sarà proprio così….

    GLI INIZI – Il suo primo anno nella città della pizza è soddisfacente, con 10 reti in cascina che però non riescono a riportare il Napoli in cadetteria. Poco male, perchè il Napoli ritornerà in Serie B l’anno successivo, grazie anche ai 6 gol messi a segno dal panzer argentino, che si toglierà anche la soddisfazione di aver indossato la maglia numero 10, quella che fu del Pibe.

    CUORE E LACRIME – Se la maggior parte dei giocatori d’oggidì sono famosi per essere degli autentici mercenari, lo stesso non si può certo dire per Sosa, che entrerà definitivamente nel cuore dei napoletani con un’esultanza da brividi dopo un gol al Frosinone, esponendo in lacrime una maglia con un’immagine di Maradona con la scritta: “Chi ama non dimentica, onore a chi ha fatto la storia del Napoli”. Un gesto monumentale per l’argentino: difficilmente potremo assistere a scenari del genere al giorno d’oggi!

    C’ERAVAMO TANTO AMATI – Ma si sa, anche le storie migliori sono destinate a finire. Sosa contribuisce a riportare il Napoli in Serie A, come detto, con gol molto pesanti. Proprio quando esordisce in Serie A con la maglia azzurra, ad attenderlo c’è proprio l’Udinese, la sua ex-squadra. No problem per El Pampa, che non solo raggiunge le 100 presenze in maglia partenopea, ma riesce anche a segnare un gol, senza esultanza per rispetto dei suoi vecchi supporters. Un gesto che viene ben accolto da quest’ultimi che, nonostante il passivo imbarazzante (0-5), acclamano benevolmente la punta argentina. Sosa chiuderà con altre 5 reti, prima di dire addio alla maglia azzurra contro il Milan indossando la fascia da capitano e, a fine match, la maglia del Pibe. Si chiude così un ciclo fruttuoso che ha visto Sosa autore di 30 gol in 131 presenze.

    E allora, chi ama non dimentica, onore anche a chi ha amato e ama tutt’ora il Napoli. Onore a te, Roberto!

     

     

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