EDITORIALE – Gabbiadini, che fatica la vita da bomber

Il (duro) mestiere di un attaccante consiste nel far gol. Certo, quel che è stato appena espresso è la scoperta dell’acqua calda, ma quando ciò non accade, la vita calcistica dell’attaccante diventa, come suggerisce il titolo, faticosa. Il reparto avanzato del Napoli soffre questa fatica: togliendo Milik, autore di sette gol in nove partite all’esordio nel massimo campionato italiano (!), rimane inevitabilmente Gabbiadini.  Il quale ha seriamente di che preoccuparsi: un gol in otto partite, delle quali solo quattro dal primo minuto. E’ senza dubbio un bottino magro, per un (quasi) affermato talento come Manolo. Ma quale può essere il problema del numero 23 partenopeo? Milik o la tranquillità interiore?

L’altro gallo nel pollaio – L’arrivo di Milik deve aver scombussolato qualcosa nella testa del Gabbia: forse l’acquisto del polacco poteva significare una mancanza di fiducia da parte della società, la quale si è vista recapitare diverse (e interessanti) offerte dall’estero. Gabbiadini figurava come il prossimo a ritirare il tiefferre in amministrazione e salutare l’allegra brigata azzurra, ma così non è andata. E’ rimasto a Napoli, a fare il sostituto proprio di Arkadiusz, che ha iniziato a sfornare gol come biscotti ed è diventato subito uno degli idoli degli aficionados.

Sorrisi e tensioni – E la reazione di Gabbiadini, una faccia molto, ma molto mesta, al primo gol di Milik in Napoli – Bologna, avvenuta tra l’altro pochi minuti dopo la sua sostituzione, è emblematica. La faccia di chi non ce l’ha fatta e non ha centrato il bersaglio, di chi è triste e ha bisogno di una prestazione di quelle pesanti per riscrivere il proprio destino nel firmamento azzurro.

Infortunio tuo, vita mea? – Certo, il grave infortunio occorso ad “Armadiusz” (giochi di parole a parte, il polacco si è mostrato come una delle punte più robuste e, come ricorderete, definito muscolarmente mostruoso al suo arrivo all’ombra del Vesuvio) facilita le cose al 25enne ex Sampdoria, ma la strada è tutta in salita.  Sì, la strada è in salita, ma come diceva un tale, “se la tua strada è in salita, è perchè sei destinato ad arrivare in alto”. Se sarà davvero così e Manolo uscira dalla sua “Gabbia”, ci sarà da divertirsi e (forse) non servirà il classico svincolato di turno a risollevare le azioni del parco attaccanti.  E allora, Manolo, butta fuori quello che hai. E’ il tuo momento!

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