CHI SALE E CHI SCENDE: Dalla carica dei 101 al livello d’attenzione, passando per un’impennata di testosterone del demiurgo Sarri!

Ritorna la rubrica “Chi sale e chi scende” per analizzare l’andamento di tutto quello che ruota intorno al calcio Napoli negli ultimi 7 giorni.

CHI SALE

La CARICA delle 101 reti di Marek Hamsik. Il Capitano, dopo aver atteso a lungo prima di raggiungere l’agognato traguardo delle 100 marcature in maglia azzurra (tagliato sabato sera contro il Chievo), ormai ci ha preso gusto sbloccando la sfida di Champions con un colpo di testa da opportunista dell’area di rigore che non ha nulla da invidiare a quelli di Cavani; Vojak, lo stesso Matador e Sallustro sono ormai nel mirino, ma anche quota 115 di Sua Maestà Diego non è più così lontana. Numeri a parte, lo slovacco dal cuore napoletano ha già raggiunto quella maturità che gli permette di prendere per mano la squadra e di ben figurare anche nel ruolo di regista di centrocampo. MAREDORO

Il TESTOSTERONE di Sarri e di tutti i tifosi partenopei. Alla vigilia dell’esordio casalingo in Champions League l’allenatore toscano aveva dichiarato di essere “arrapato”; chi ha avuto la fortuna di assistere alla gara con il Benfica dagli spalti del San Paolo non ha potuto fare a meno di adeguarsi a questo stato psicofisico, ma anche da casa le emozioni non saranno certamente mancate. Il buon Maurizio è il demiurgo di questa creatura chiamata Napoli, assemblata in un modo che nemmeno Platone avrebbe saputo immaginare. SEX SYMBOL

DRIES MERTENS: dopo qualche gara sotto i suoi standard abituali, il folletto belga decide di spaccare in due la partita prima guadagnandosi la punizione dal limite, calciata in maniera magistrale per il momentaneo 2-0, poi mettendo il sigillo del roboante 4-0. La rapidità di azione di pensiero, unite al talento dell’esterno d’attacco azzurro, diventano letali per le difese avversari. GENIALE

NIKOLA MAKSIMOVIC: sulle qualità tecniche del difensore serbo, oltre che sulla consistenza del cartellino, c’erano pochi dubbi. Non era facile, però, entrare in campo dopo appena 10’, complice l’infortunio di Albiol, in una sfida così delicata ed in un momento di oggettiva sofferenza, soprattutto quando magari pensava di potersi “godere” altri 90’ di buon calcio seduto comodamente in panchina. Il centrale ex-granata ha dimostrato di avere anche personalità sfoderando una prestazione impeccabile e dichiarando, nel post-partita, di non essere affatto stanco e già pronto alla prossima gara di campionato. AVANTI IL PROSSIMO

La CONSAPEVOLEZZA che questo Napoli è squadra più completa, omogenea e compatta di quella dello scorso anno. Le cessioni eccellenti talvolta portano ad un crescita fino all’apice del successo, come già accaduto in passato nel calcio come in altri sport. Il cammino è ancora lungo ma un vecchio adagio recita “Chi ben comincia è a metà dell’opera”. BUEN CAMINO

 

CHI SCENDE

La CAPIENZA dello stadio ideale nella testa del Presidente De Laurentiis: con le recenti dichiarazioni, si è passati addirittura a quota 20 mila con poltrone in stile teatro. Si faccia in fretta a costruirlo, altrimenti è sempre più concreto il rischio che si riduca ulteriormente, magari al livello di una sala cinematografica. CIAK, SI GIRA!

PEPE REINA: alti e bassi nelle ultime prestazioni del portierone spagnolo. Impeccabile come libero d’altri tempi e regista della difesa azzurra, non sempre lo è stato tra i pali: dal gol subito da Verdi che ha portato al momentaneo pareggio del Bologna all’uscita a vuoto di ieri sera, quando sul 4-2 la tranquillità iniziava a vacillare, sono troppe disattenzioni per colui che deve sigillare la porta azzurra. CUIDADO!

I PREZZI dei biglietti per la prossima sfida di campionato contro una big come la Roma. La società partenopea, in attesa delle comunicazioni dell’Osservatorio del Viminale sulle modalità di vendita, ha voluto ufficializzare almeno gli importi prima della sfida di Champions, magari per togliere peso alla paventata contestazione degli ultrà con tanto di volantini da distribuire all’esterno della curva B. MEGLIO TARDI…

JORGINHO: un po’ impreciso nelle ultime uscite stagionali. Talvolta rilevato nel ruolo da Marek Hamsik, il regista italo-brasiliano dà inizio al tentativo di rimonta dei portoghesi con uno sciagurato retro-passaggio su cui l’esordiente Maksimovic non può nulla per contrastare la velocità del temuto Guedes. I prossimi inserimenti tra gli 11 titolari di Rog e Diawara potranno farlo rifiatare maggiormente e magari ridargli quella freschezza e lucidità indispensabili per non incappare di nuovo in questi errori. RIPOSO

Il LIVELLO d’attenzione generale quando la partita sembra essere messa in ghiaccio, come ama dire Mister Sarri. Il vero limite di questo Napoli è l’incapacità di gestire le gare persino quando ci si trova in vantaggio di ben 4 reti, seppure contro un avversario del calibro del Benfica. L’allenatore toscano è consapevole di questo limite e chiede ai suoi ragazzi di spingere sempre sul piede dell’acceleratore; difficile, però, che ciò possa accadere per tutti i 90’ di tutte le gare da disputare. GESTIRE!

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