E’ appena il terzo minuto di Galles – Slovacchia quando Marek Hamsik, centrocampista del Napoli, ruba palla sulla trequarti, va via ad uno, due, tre uomini prima di scaraventare verso la porta avversaria quello che sarebbe stato forse il più bel goal di Euro 2016. Forse – e dico forse – per due motivi: il primo perché il sinistro dello slovacco non si spegnerà mai in fondo alla rete perché il difensore gallese Davies, con un eroico salvataggio sulla linea, eviterà che il pallone entri; il secondo ve lo spiegherò dopo. Un urlo strozzato in gola, proprio sul più bello per Hamsik. E l’occasione di presentarsi da puro protagonista all’esordio ad Euro 2016 rimandata.
OCCASIONE RIMANDATA – L’occasione è rimandata, ma solo di quattro giorni. Quell’urlo è rimasto lì e preme per uscire: Marek non l’ha digerito e lo vuole buttare fuori quanto prima. Ma vuole farlo nel migliore dei modi. Russia – Slovacchia è l’opportunità giusta. E così – dopo un assist fantastico e dopo aver provato un paio di conclusioni spettacolari – al minuto 45 pesca il Jolly giusto.
L’URLO – La palla buona è quella che gli offre Weiss, in seguito ad un calcio d’angolo. Marek riceve palla in posizione defilata – poco più su della bandierina del corner – con una finta si semplifica tre compiti: entra in area di rigore; salta un uomo e si porta la palla sul destro, il suo preferito(se proprio vogliamo fare una distinzione tra i suoi fatati piedi). Uno sguardo alla porta ed il pallone è già dentro: un colpo di carambola; un tiro tanto potente quanto preciso che dopo aver colpito il palo(all’altezza dell’incrocio) entra in porta. Classica esultanza per Hamsik, anzi no. Quel pittorico urlo stavolta ha qualcosa un più: era già bello pronto da qualche giorno, da quel terzo minuti di Galles – Slovacchia, quando il ragazzo di Banska Bystrica stava per segnare il goal più bello dell’Europeo. Anzi, no, sarebbe stato il più bello fino a 4 giorni prima…
