FIAT top sponsor della FIGC dal 2011, primo anno dello Scudetto bianconero, ecco da cosa nascono i sospetti di molti napoletani

    Penalizzazioni

    Negli ultimi anni il passaggio della FIAT, il cui presidente è lo stesso della Juventus, da sponsor tecnico a Top sponsor della FIGC ha destato le proteste di alcuni addetti ai lavori. E’ facile cadere nel tranello di dire che questo accordo ha aiutato la società bianconera negli ultimi anni se si vedono alcuni dati:

    Il primo anno in cui la FIAT è divenuto Top sponsor è stato il 2011, anno del primo Scudetto juventino. Da allora il contratto tra le parti è stato rinnovato, e ancora oggi la celeberrima azienda torinese svolge il medesimo ruolo, come da allora la Juventus vince, anzi stravince, campionati.

    Negli ultimi anni in cui era semplicemente sponsor tecnico (dal 2000), ricordiamo tutti gli anni bui (partendo dal 2006-07) della società oggi di Agnelli, allora di altri personaggi, ovvero quelli della Serie B, di un terzo e secondo posto (nelle stagioni 2007/2008 e 2008/2009) e dei due consecutivi settimi posti prima del ritorno alla vittoria.

    Facile a questo punto fare “dietrologia” e immaginare possibili situazioni sgradevoli dato che l’anno del ritorno di Agnelli come presidente della Juventus coincide con l’accordo FIAT-FIGC e con il primo di tanti consecutivi Scudetti.

    Tra l’altro c’è un ennesimo dato che aiuta i malpensanti: l’ultimo accordo è stato rinnovato ad ottobre quando la squadra di Allegri viveva il suo momento più difficile degli ultimi anni. Ci sono davvero tutti gli ingredienti per poter pensare male e per identificare la società bianconera come detentrice del potere.

    Tuttavia questi dati potrebbero portare le società rivali della capolista della Serie A a praticare il vittimismo e a spiegare che ogni disfatta è causata dal fatto che secondo un sistema orientato in una direzione il campionato è già scritto. Questa è una mentalità sbagliata.

    Bisogna ammettere che al di là di ogni favoritismo arbitrale (la FIGC, che è finanziata dalla FIAT, paga gli arbitri) negli ultimi anni, tranne l’ultimo e il 2011, non ci sono state rivali all’altezza dei bianconeri. Bisogna sempre guardare in casa proprio e mirare al meglio, questo costituisce una mentalità vincente.

    Di contro, però, è anche giusto denunciare casi in cui effettivamente sembrano verificarsi casi di sudditanza psicologica oppure partite in cui alcune decisioni arbitrali possano risultare decisive. Al di là di ogni sospetto, l’arma vincente è quella di puntare sempre a migliorare alla ricerca di obiettivi non ancora raggiunti ma non per questo irraggiungibili.

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