Domenica alle 15.00 è andato in scena il derby tra Torino e Juventus. Il sonoro 1-4 è passato inosservato a tutti per i tantissimi errori arbitrali commessi dall’arbitro del match, ovvero Nicola Rizzoli. Un fuorigioco si può anche sbagliare, stessa cosa vale per un cartellino (anche se parecchio evidenti anche ad occhio nudo…). L’episodio chiave è quel gesto intimidatorio di Bonucci.
Un arbitro non può e non deve far capitare certi episodi nel rettangolo di gioco. Questo tipo di atteggiamento merita un cartellino, quello rosso ovviamente. Non solo… Lunga squalifica, così come è successo in passato in caso di episodi riguardanti gli arbitri. E non bisogna andare neanche molto lontano. Anzi stessa partita, episodio quasi simile. Khedira non le manda a dire al direttore di gara, che con un inglese perfetto, consiglia di andare da qualche parte…
Consiglio non piaciuto a Rizzoli, che, come il regolamento prevede, caccia il rosso. Può una violenza verbale essere più grave di un’ intimidazione anche fisica. La risposta la conosciamo tutti, eppure oggi le giornate di squalifica per Khedira sono due, mentre quella di Bonucci solo una. L’arbitro ha preso la decisione in campo, quindi non si può avvalere della prova tv… Anche se l’episodio è sotto l’occhio di tutti!
Cosa ne penserà la Uefa che proprio una settimana fa ha diramato la lista degli arbitri per il prossimo campionato Europeo e Rizzoli era presente come primo ufficiale italiano? Questa scena ha fatto il giro d’Europa e anche questa volta il calcio nazionale ha perso. Perché nonostante tutto, l’arbitro in questione ha diretto l’ultima finale dei Mondiali e altre partite importanti in Europa in questi anni. Non è un novellino e nemmeno uno qualunque, è considerato uno dei migliori. Questa immagine però, farà cadere molto la figura del direttore di gara italiano, e chissà se non pagherà le conseguenze nel futuro prossimo…
