Napoli, hai i numeri per crederci ancora!

    Undici giornate alla fine del campionato, 33 punti in palio e solo 3 da recuperare alla capolista Juventus. Basterebbero questi numeri per giustificare il nostro titolo e il ‘sogno Scudetto del NapoliSarri in conferenza stampa ne ha snocciolati diversi, in risposta a chi ha sostenuto e porta avanti la tesi di una squadra in crisi, in affanno e non capace di contrastare concretamente la Juve:

    “Con la Fiorentina abbiamo fatto 12mila metri a giocatore, secondo dato stagionale, vicini alla nostra migliore prestazione; 129 metri al minuto, la migliore della stagione, distanza ad alta accelerazione 2554 (la migliore in stagione); potenza metabolica 11,98, nettamente la più alta stagionale; accelerazione sopra i 3 metri al secondo, anche questa al top stagionale”

    A questi dati possiamo aggiungerne altri ugualmente significativi, evidenziati in questo grafico elaborato da Opta, che mostra il numero impressionante di passaggi completati nella metà campo avversaria sia di Hamsik che di Jorginho, in una classifica europea:

    grafico passaggi

    Il Napoli, poi, può godere del lusso di schierare in attacco Higuain, che veleggia senza rivali verso la conquista del titolo di capocannoniere e che al momento ha scritto il suo nome a referto 25 volte in 27 partite. Sempre in attacco, oltre all’argentino gli azzurri vantano forse il miglior talento italiano del momento: Lorenzo Insigne, capace di andare in doppia cifra sia per numero di goal segnati che di assist dispensati ai compagni, abile nel formare con Higuain una delle migliori coppie d’attacco d’Europa. Anche i punti in classifica costituiscono un numero da considerare in modo particolare, difatti gli attuali 58 punti costituiscono il nuovo record dopo ventisette giornate, la squadra viaggia con tre lunghezze di vantaggio sui 55 del 2013/14.

    Questi numeri non si realizzano a caso, sono il frutto di impegno e programmazione orchestrata ad arte da un mister che fa del lavoro il proprio dogma primario, che fa dell’abnegazione al sacrificio e della cultura del fare il manifesto del proprio calcio, perché questo possa essere tanto gradevole per chi lo guarda quanto efficace per il raggiungimento della vittoria attraverso la messa in pratica del ‘bello’, molte volte dimenticato da tanti allenatori. Le critiche piovute sul Napoli in questi giorni perdono di efficacia dinanzi a numeri schiaccianti che più di molte parole e considerazioni evidenziano lo stato di salute della squadra. E’ altrettanto vero considerare che il numero di goal realizzati nelle ultime uscite sia insufficiente in paragone alla consuetudine prolifica a cui il Napoli aveva abituato, ma la squadra ha un cuore che batte ancora forte, è viva e senza dubbio capace di riscrivere anche in tal senso statistiche più nobili così come ha già dimostrato di poter fare per buona parte di campionato.

    Le prossime cinque giornate possono rappresentare un nuovo trampolino per il Napoli, per presentare ancora più prepotentemente la propria candidatura per il primo posto: in sequenza Chievo, Palermo, Genoa, Udinese e Verona offrono la possibilità di aggiungere 15 punti alla propria classifica e mettere pressione alla Juve, che nello stesso arco di campionato dovrà affrontare oltre alla sfida Champions di Monaco, due trasferte ostiche: Torino nel derby e il Milan San Siro. Il campionato è più che mai aperto, la ‘dolce‘ sconfitta in Coppa Italia della Juve apre a scenari che oggi non possiamo immaginare perché le insidie possono celarsi ovunque. La storia dei campionati italiani potrebbe candidarsi agli Oscar per via dei tanti clamorosi ribaltoni accaduti nelle ultime giornate.

    L’unica certezza ora deve essere lo spirito con il quale accompagnare i nostri ragazzi, un unico e potente cuore che non ha paura e non assorbe le negatività create artificiosamente che sono arrivate e arriveranno, ma che è capace di battere e ardere per quel ‘sogno’, di essere marcia in più, fiato, coraggio e adrenalina per i nostri campioni chiamati a riscrivere la nostra storia. Insieme si vince, sempre, e noi tutti non dobbiamo dimenticare che non esiste maggior trionfo per il nostro avversario che farci credere quello che dice di noi. Ecco spiegati i numeri che abbiamo matematicamente celebrato in questo articolo, la squadra è viva e desiderosa di aggiungere al murales appena ristrutturato di Maradona un nuovo argentino capace di cucirsi e cucirci sul petto il tricolore.

    Il passato è un segnale di direzione, non un palo al quale appoggiarsi, direbbe Thomas Holcroft. Ciò che oggi è stato ristrutturato, domani può essere rinnovato in meglio con una nuova pagina destinata a diventare poi passato glorioso.

    Dati tratti da optasport.it

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