Conferenza stampa pre Napoli-Chievo, Sarri: “Scudetto? Dobbiamo sognare anche perché molto spesso i sogni si avverano”

Oggi è la vigilia di Napoli-Chievo e come ogni vigilia che si rispetti c’è stata la conferenza stampa degli allenatori proprio in vista del match del giorno successivo. L’allenatore del Napoli Maurizio Sarri si è espresso su vari temi con la sincerità che lo contraddistingue.Ecco le risposte dell’allenatore ex Empoli alle domande dei colleghi:

Pochi gol rispetto al girone d’andata? In alcune partite abbiano creato 29 occasioni contro 13 ma qui in Italia c’è l’abitudine di dire che c’è un problema fisico. Intanto contro la Fiorentina abbiamo fatto 12mila metri a giocatore, secondo dato stagionale, 129 metri al minuto, statistica migliore della stagione, distanza ad alta accelerazione 2554 la migliore della stagione, potenza metabolica 11,98, nettamente la migliore stagionale. Le opinioni vanno rispettate ma i numeri non si interpretano. Il problema secondo me è che non abbiamo finalizzato le occasioni create. Abbiamo subito ma concesso poco se non su nostri errori. Abbiamo avuto un po’ di sfortuna sui gol subiti nell’ultimo periodo tra cross andati in porta e punizioni segnate da chi non segnava manco in allenamento come ha detto il suo allenatore. A Firenze abbiamo sofferto ma potevamo vincerla nonostante la loro migliore prova”.

Impiego pochi giocatori? Non ha senso giudicare il dato parziale. Va considerata anche l’Europa. Scudetto? I ragazzi hanno sempre detto che è un sogno ma io per vincere conosco solo un modo. Bisogna battere una squadra che fuori casa ha buoni numeri, fisico, aggressività, sarà molto più difficile di quello che dice la classifica. Allo Scudetto non possiamo puntarci in modo normale, deve essere un sogno considerato il nostro monte ingaggi e il budget. Dobbiamo sognare anche perché spesso i sogni si avverano”.

Contento delle parole di Maradona? Mi cogliete impreparato perché non leggo i giornali per restare sereno, è la verità. Poi così non sapendo cosa scrivete non mi state sui coglioni (ridendo). Un collega poi lo mette al corrente delle parole di elogio e risponde: “Già lo dissi, solo pronunciando la parola Sarri mi riempie di orgoglio, poi se parla bene è motivo di soddisfazione”.

Febbraio mese peggiore? Non sono venuti i risultati e avevamo di fronte squadre forti ma le prove sono state buone e non cambia nulla per noi. Andiamo avanti con la stessa mentalità, sarebbe un problema se per fare gol dobbiamo avere tante occasioni e prendiamo gol alla prima occasione subita, ma non abbiamo questa sensazione. Ultimamente mi ha dato fastidio quando si è parlato del risultato e non della partita. Con lo stesso tipo di partita a Torino se finiva 0-0 i commenti non sarebbero stati gli stessi. Fa parte del gioco: c’è chi deve vendere i giornali, chi deve farsi notare in tv, i commentatori fanno un bel lavoro perché dicono una cazzata e una settimana dopo tutti se ne dimenticano”.

“Cosa dico al tifoso sognatore? Tranquilli che ce la metteremo tutta ma non sappiamo il nostro 100% a cosa corrisponderà”.

Juventus? E’ solida, tosta, fisica per caratteristiche ma ha anche qualità e quindi ottengono molti risultati. Sono contento che Fiorentina-Napoli è stata definita dalla Lega come la partita più bella dell’anno. Spero che prima o poi una squadra così possa vincere anche perché a Firenze io mi sono divertito. Per fare gli abbonamenti alle pay-tv bisogna anche scatenare certe emozioni, le generazioni attuali non sono così legate al calcio come quelle precedenti”.

Come alternerò gli uomini ora che siamo fuori dalle coppe? Se ci porterà vantaggi lo vedremo nella prossima settimana. Questa settimana siamo tornati martedì poi i primi giorni sono delicati. Solo dalla prossima ci alleneremo regolarmente e vedremo più che altro benefici mentali. E’ più difficile ricaricare le energie mentali che quelle fisiche”.

“Non è arrivato il momento di Chalobah al posto di un Lopez che non ha inserimenti ed è troppo statico? Non ha nel dna le accelerazioni ma come dinamismo dà tanto. Chalobah ha vissuto un momento personale difficile, ha perso diversi allenamenti, ma con la società abbiamo privilegiato l’aspetto umano per la tragedia che ha passato. A Firenze si era riscaldato poi alla fine non l’ho fatto entrare ma è preso in considerazione”.

“Tweet di Marchisio? Ci sono personaggi più facilmente attaccabili ed altri meno. Contro Sarri è facile scagliarsi, contro gente che ha vinto tanto o che ha 100 presenze in Nazionale è più difficile”.

“Prossime cinque gare decisive per il titolo? La mia preoccupazione è che i giocatori pensino come voi perché se così fosse saremmo morti, nessuno mi ha fatto una domanda sul Chievo”.

 

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