Una partita ancora più spettacolare del previsto. Un susseguirsi di emozioni per 96′ che potrebbero costringere i cardiologi agli straordinari questa notte. Perchè non c’è stato un attimo di tregua nella notte che ha consacrato il Napoli come la principale candidata al titolo seguito a ruota proprio da una grande Inter che stasera ha rischiato di ammutolire il San Paolo per ben due volte negli ultimi 30 secondi di gioco colpendo due legni con Jovetic prima e Miranda poi.
Gli uomini di Sarri scendono in campo con l’elmetto e con una straripante energia: Higuain dopo appena 2′ porta in vantaggio i suoi con un gol alla Pipita: defilato dalla destra puntando il mirino dove nemmeno un super Handanovic può arrivare. Nella prima frazione regna l’equilibrio più totale fin quando al 45′ Nagatomo non si fa espellere lasciando un vuoto importante nella formazione nerazzurra.
Nella ripresa, al 62′, Higuain sale nuovamente in cattedra e spara di nuovo con il kalashinkov bucando nuovamente la porta avversaria. Gli azzurri però diventano spavaldi e superficiali: un’amnesia difensiva consente all’ispiratissimo Ljajic (è il minuto 67′) di accorciare le distanze e riaprire la partita. Higuain nel finale va vicino al tris e la gioia della tripletta gliela nega un super Handanovic. Ma i brividi e il paradosso caratterizzano uno dei finali più thriller di sempre: al 94′ sugli sviluppi della stessa azione Jovetic e Mrianda colpiscono un palo ciascuno nello stesso minuto (decisivo Reina sul secondo). Una bella fetta di fortuna piovuta nelle mani di un Napoli bello, ma forse troppo, tanto da diventare quasi narcisista a volte.
Ciò che conta è l’emozione che tutta Napoli può provare dopo 25 anni: primato in classifica solitario. Allora, neanche a dirlo, fu scudetto. Stasera sarà festa grande ma da domani Sarri farà indubbiamente qualche strigliata d’orecchie.
