Napoli, è tutto previsto…

    Il Napoli pareggia 2-2 al Castellani di Empoli con una prova incolore nel primo tempo ma speranzosa nella ripresa. Gli azzurri collezionano il secondo punto stagionale e Sarri rimanda, almeno di una settimana la prima vittoria ufficiale da quando siede sulla panchina del Napoli. Un inizio sicuramente non promettente o non come prevedevano i tifosi azzurri. Erano addirittura 15 anni che non si iniziava così male. Era il Napoli di Zeman, quello dei vari Sesa, Stellone, Vidigal e Baldini tanto per intenderci. Quel Napoli fece 1 punto alla quarta giornata a Lecce e Zeman appena tre partite dopo fu allontanato dall’allora presidente Corbelli. Era un’altra Napoli, non paragonabile a quello attuale.

    Adesso c’è un progetto, c’è un presidente loquace ma che nonostante tutte le critiche fa arrivare la sua squadra almeno al quinto posto ogni anno. Inoltre c’è un allenatore che ha voglia di emergere, che proviene dal basso, che ha fatto gavetta, sincero e schietto con i giocatori ma anche e soprattutto con i tifosi. Sono un allenatore da progetto. E’ probabile che all’inizio avremo difficoltà.” Queste le dichirazioni di Maurizio Sarri prima di iniziare il campionato. Certo, sono dichiarazioni interpretabili, ha messo le mani avanti o dice semplicemente la verità? Da ciò emerge il fattore fiducia che deve esserci sia tra società e allenatore che tra allenatore e tifosi. Tifosi che invece hanno già iniziato a contestare, a rimpiangere il passato, quel Benitez madrileno tanto discusso l’anno scorso quanto rivoluto in questo momento di difficoltà. Eppure lo dice la carriera dello stesso Sarri; inizi scioccanti per prendere le misure e seguire il calcio che vuole il tecnico e poi una volta acquisiti tutti i concetti e sciolte le gambe di una preparazione estiva pesante si inizia a “volare” (o almeno si spera). Anche ad Empoli, al primo anno di Sarri, i toscani iniziarono con 4 punti in 9 giornate per poi ottenere 7 vittorie consecutive e la finale dei playoff a fine stagione.

    Ad Empoli si sono visti passi in avanti e gli errori (od orrori) difensivi sono stati di singoli uomini. Ora l’importante è continuare sulla strada intrapresa e dal secondo tempo visto al Castellani, senza fare tragedie visto che tutto ciò era già previsto.

     

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