La ‘maledizione’ del Castellani colpisce ancora

    Una giornata prettamente uggiosa, seguita da una fitta pioggia finanche accompagnata da fulmini e tuoni poi, per fortuna, solo uno strato denso di nuvole hanno accompagnato i 22 in campo per tutta la gara: era iniziato così il pomeriggio degli azzurri, il tempo dunque sembrava già prevedere come sarebbe stata la partita al Castellani, stadio da sempre ostico per i partenopei. Il Napoli contro la cittadina toscana non è mai riuscita a strappare i tre punti, nemmeno all’epoca d’oro di Maradona e ancor di meno lo scorso anno, quando gli azzurri tornarono a casa a testa bassa e con quattro gol subiti dai ragazzi di Sarri, ieri per la prima volta avversario del club il quale lo ha consacrato in massima serie.

    Un primo schiaffo dopo solo tre minuti, gol di Saponara, colui che è stato per diversi mesi sotto l’occhio vigile di Giuntoli e pupillo del mister. Un talento puro, classe ’91, che ieri ha fatto letteralmente impazzire i difensori azzurri a suon di dribbling e tiri pericolosi. Fortunatamente non è tardato ad arrivare il pareggio firmato da una gran botta di Lorenzo Insigne, il talento di Frattamaggiore ha trafitto la porta difesa da Skorupski, che nulla a potuto davanti a cotanta bravura balistica.

    La felicità per aver “ripreso” la squadra di Giampaolo è durata, però, troppo poco: ennesimo errore nella fase arretrata e Pucciarelli con nonchalance ha così insaccato la porta di Reina. Lo stadio era in festa, gli empolesi non si sarebbero certamente immaginati di fare una partita con questa personalità, impedendo al Napoli di ripartire ed essere pericoloso con Higuaín e Gabbiadini a guidare l’attacco partenopeo. Un primo tempo da dimenticare, senza un minimo di gioco e voglia di ribaltare ancora una volta il risultato.

    La seconda frazione di partita ha sollevato un po’ gli animi, si è visto un Napoli sicuramente più grintoso e con qualche occasione in più creata che, successivamente, ha portato al suo primo gol Allan, grazie ad un assist magnifico del numero 23. Probabilmente anche il cambio modulo, dal 4-3-1-2 al 4-3-3, ha migliorato l’approccio e l’andamento degli uomini di Sarri che, con gli inserimenti dei due esterni, Mertens al posto di Gabbiadini e Callejon al posto di uno stanchissimo Insigne, è riuscito a trovare nuove soluzioni tattiche.

    Purtroppo, dopo 4 minuti di recupero e un calcio d’angolo come ultima speranza, il Napoli non è riuscito ad andare oltre il 2-2, non sfatando l’ormai famosa ‘maledizione’ del Castellani.

    Bisogna sicuramente ripartire da quei minuti finali, che hanno fatto intravedere qualcosa di positivo. Quella “cattiveria sportiva” tutta napoletana, che spesso, troppo spesso, è venuta a mancare. Si è chiuso così il sipario della terza giornata di campionato, con un punto in più e tanto lavoro da fare.

    Dalla nostra inviata al Castellani di Empoli

    LUDOVICA DONNARUMMA

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