3 partite e due punti in classifica: la cura Sarri-Giuntoli non sta producendo effetto, almeno per ora. Finisce 2-2 al Castellani la sfida tra Empoli e Napoli con gli azzurri che ancora una volta non riescono a sfatare il tabù e ad uscire con il bottino pieno dallo stadio toscano.
Partita subito in salita per gli azzurri che sono costretti ad inseguire dopo appena 3′: Saponara è bravissimo ad infilare la difesa azzurra (salita goffamente nel tentativo di trappola del fuorigioco) e a battere un incolpevole Reina. Al 7′ è l’altro trequartista classe ’91 a mettersi in mostra, quello partenopeo: Insigne pareggia i conti con un destro da fuori area che si va ad insaccare all’incrocio dei pali senza lasciare scampo a Skorupski. Al 18′ è ancora l’Empoli a portarsi in vantaggio con Pucciarelli che infila di piatto in rete dopo essere stato servito da Saponara (dopo un sospetto controllo con la mano). Al 5′ della ripresa il Napoli risponde a tono: Gabbiadini dopo un delizioso scambio con Hamsik, si inventa un assist al bacio per Allan, che si inserisce e batte il portiere avversario. Nel secondo tempo gli azzurri sono in crescita evidente e cercano il gol vittoria senza trovarlo: l’ultima speranza muore sul palo colpito da Callejon al 95′.
Un Napoli che dimostra i soliti due volti: note liete in attacco ed errori elementari in fase difensiva. Una compensazione che non risulta tanto omogenea nè tanto meno proporzionale ai punti che servirebbero per entusiasmare i tifosi, che ancora si chiedono dove sia il Napoli atteso alla vigilia di questa stagione. Certo che se neanche Sarri, che ha dimostrato di curare a dovere la fase difensiva, riesce ad eliminare questo handicap, resta da capire come mai in questa sessione di calciomercato non si sia agito con più attenzione. D’altronde, si sa, prevenire è meglio che curare.
