Sassuolo-Napoli, l’impronta tattica di Sarri

    Parte bene, finisce male il Napoli di Maurizio Sarri che perde tra le mura del Mapei Stadium in rimonta 2-1 contro il Sassuolo. Nonostante la sconfitta e le difficoltà trovate soprattutto nel giocare la palla su un manto erboso veramente scadente il tecnico toscano ha dimostrato fin dai primi minuti di voler imporre un atteggiamento di gioco costante e inequivocabile: pressing di attaccanti e centrocampisti per riconquistare il prima possibile la palla e comandare il gioco. Purtroppo però per diverse motivazioni, tra cui l’ancora scarsa forma fisica, la poca conoscenza e attitudine al modulo e agli schemi, l’atteggiamento per lunghi tratti della partita è risultato tutt’altro che vincente. Di fatto gli azzurri più di una volta durante il match non riuscivano più a coprire l’intero campo e a sorprendere quindi i neroverdi allenati da Eusebio Di Francesco e in altri frangenti una volta recuperato il pallone si è faticato a mantenere il possesso e imporre i ritmi. Un altro aspetto da evidenziare è sicuramente anche la linea difensiva altissima nella quale però i meccanismi non hanno ancora funzionato alla perfezione, come nell’occasione del pareggio firmato Floro Flores quando la linea composta da Maggio-Albiol-Chiriches-Hysaj non è riuscita né a mettere in fuorigioco il giocatore ex-Napoli né tanto meno seguirlo e chiuderlo.

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