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    Nessuno si era presentato così…

    Chi pensava che Maurizio Sarri avesse messo piede a Napoli per caso si ricrederà molto presto se non lo ha già fatto fino ad ora. Il tecnico toscano, per la prima volta nella giornata odierna, ha risposto alle domande dei giornalisti nelle vesti di nuovo tecnico. Altro che uomo di provincia, le sue parole dimostrano tutto il suo carisma e la determinazione necessaria per risollevare una squadra che è stata troppo abituata all’anarchia. Parole da padre di famiglia: i suoi calciatori non si toccano, sono i migliori! Sarri non vuole assolutamente che argomenti futili ed infondati filtrino nello spogliatoio azzurro: il lavoro psicologico per portare al massimo l’autostima e la concentrazione dei suoi giocatori non deve essere vanificato.

    L’emozione  e la gioia di essere arrivato in una grande piazza indubbiamente ci sono state, ma hanno dovuto “sgomberare la stanza” per lasciar posto alla voglia di fare e di dimostrare di meritare un incarico così degno. Ma forse non si tratta nemmeno di questo, perchè Don Maurizio (o meglio Don Pietro come i napoletani lo hanno ribattezzato) è una persona umile come poche: la sua dedizione costante è solo frutto dell’amore vero che nutre per questo lavoro e per questo sport. Siamo sicuri che nella sua testa ci sia una vocina che gli sussurri: “Devi vincere per i tifosi, per i ragazzi e per la città”. Non gli è mai piaciuto giocare a fare l’eroe o bagnarsi di gloria: piuttosto preferisce lasciare una cicatrice nei cuori di tifosi e delle squadre per cui è abituato a lavorare.

    Nessuno nel passato recente si era presentato con le idee così chiare: la spavalderia preferisce mostrarla con i fatti e non con le chiacchiere. Inevitabile negare che da tempo a questo Napoli mancava una figura così autorevole: soprattutto questo ha pesato sulla scorsa stagione quanto mai altalenante. Da fine agosto la musica cambierà; scommettiamo?

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