Napoli e l’umiltà perduta

    Il Napoli perde a Kiev e perde soprattutto la possibilità dopo 26 anni di giocarsi una finale europea.

    Il Dnipro si qualifica per la finale di Europa League e andrà a Varsavia a giocarsi la sua prima finale europea contro il Siviglia molto più quotato e detentore del titolo.

    Il Dnipro qualitativamente è altamente inferiore al Siviglia ma lo era anche al Napoli. L’unico giocatore che potrebbe giocare in questo Napoli probabilmente è Konoplyanka, cercato insistentemente da club più quotati tra cui in passato anche gli azzurri.

    Il Napoli ha perso quindi una grande occasione ma non solo. Ieri il Napoli ha dimostrato di aver perso quell’umiltà che ha sempre contraddistinto sia la piazza partenopea sia la squadra in passato. Troppi punti persi con le piccole sono sinonimo oltre che di mancanza di carattere, anche di mancanza di umiltà. Il Dnipro in quanto a qualità si può paragonare ad un Sassuolo o ad un Genoa ma nulla più. La squadra ucraina ha vinto perchè ha rispettato il Napoli cosa che la squadra e la piazza partenopea non ha mai fatto.

    “Andiamo a Varsavia” questo il commento dei tifosi azzurri dopo il sorteggio “favorevole” al Napoli. Sarebbe stato meglio invece incontrare una squadra che lascia enormi spazi come una Fiorentina o un Siviglia che giocano a viso aperto.

    Il Chievo o l‘Empoli di turno cioè squadre che si chiudono e ripartono il Napoli le ha SEMPRE sofferte.

    Un bel bagno di umiltà per Higuain e compagni e tifoseria dopo questa figura beffarda farebbe bene per ritrovare quel rispetto nell’avversario che ha portato il Napoli così in alto.

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