L’ostinazione di Benitez non paga. Ennesima occasione sprecata!

    Più volte in questa stagione si è discusso sulla formazione mandata in campo da Rafa Benitez e sul modulo di gioco, ma questa volta le difficoltà mostrate dal Napoli sono state palesi.

    Il reparto difensivo è sembrato essere solido, fino a quando Strinic non ha perso la marcatura di Glik, uno dei pochi colpitori di testa del Torino, e sono emersi cosi, ancora una volta, i limiti del Napoli sulle palle inattive. Il problema più grave però, Benitez deve risolverlo a centrocampo. A sua disposizione ci sono quattro centrocampisti, due mediani e due pseudo registi, ma nessuna delle combinazioni possibili sembra riuscire a dare equilibrio agli azzurri. Infine, poco degno di nota questa sera, l’attacco partenopeo ringhia ma non morde; il tecnico spagnolo ha schierato uno spento Callejòn, fuori fase ormai da troppo tempo, e un inoffensivo De Guzmàn.

    Visto cosi il Napoli di Benitez non sembra essere quello che ha avuto accesso ai quarti di Europa League, ma ad ogni soluzione c’è un problema e quello per l’attacco azzurro si chiama Manolo Gabbiadini. Rafa ancora una volta, inspiegabilmente aggiungiamo noi, lo ha lasciato in panchina e una volta entrato, ha fatto più lui in venti minuti che quattro attaccanti in una partita intera.

    Il turn over di Benitez questa volta non ha ripagato, e difficilmente con un’ostinazione tattica del genere si può andare lontani. Il sin prisa sin pausa non sembra essere la giusta medicina per il Napoli, il quale avrebbe bisogno di una strigliata efficace per non sprecare più occasioni del genere.

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