Cinque mesi di fuoco, il Napoli dovrà stare attento a non bruciarsi…

    La brutta e tanto discussa sconfitta contro la Juve ha portato con se non solo strascichi sulle decisioni arbitrali alquanto discutibili, ma ha allontanato quasi definitamente il sogno scudetto, così il Napoli ora deve rendere chiari i propri obiettivi. Per fortuna ci sono ancora l’Europa League da onorare e la Coppa Italia, competizione ultimamente molto gradita, dunque sulle coppe tutto è ancora da delineare.
    Partita per partita” dice Benitez, certo, ma senza scopi reali il gruppo potrebbe essere non abbastanza determinato in ogni match, lasciando punti (amari) alle altre squadre.
    Il terzo posto ora come ora non è una certezza ed anzi, la scoperta di una Lazio super competitiva, con la Fiorentina ed l’Inter alla rincorsa sfrenata del preliminare Champions, non fanno sicuramente dormire sogni tranquilli al tecnico e ai tifosi.

    Si sa, senza la grande competizione europea il club azzurro potrebbe trovarsi in una situazione economica difficile per gli introiti mancati, il rinnovo che non arriva dell’ex Liverpool aprirebbe di conseguenza nuovi scenari a giugno e chissà probabilmente si assisterà ad una cessione eccellente per far cassa.
    Insomma, senza la possibilità di andare in Champions ci si troverà a vivere una situazione tutt’altro che felice in casa Napoli.

    Il mercato ha visto arrivare due colpi quali Strinic e soprattutto Gabbiadini, acquisto di livello per il futuro attacco azzurro, italiano e già militante nella nazionale.
    Il problema però resta lo stesso: il centrocampo.

    Purtroppo manca un leader che abbia qualità tecniche superiori ai presenti. David Lopez e Gargano, per esempio, garantiscono tanti muscoli ma pochi lanci a favore del reparto avanzato, Inler e Jorginho un po’ in sordina sembrano non convincere Rafa ultimamente, tra l’altro il futuro dello svizzero sembrà già lontano dalla città.

    Un dato preoccupante è il numero dei goal subiti, il Napoli è in cima alla lista delle reti prese tra le prime otto squadre in classifica. Malissimo.

    Il modulo di Benitez sicuramente non esalterà le caratteristiche dei mediani ma indubbiamente la società azzurra pecca di non aver mai voluto fare il famoso salto di qualità in quella zona.
    Il fulcro, che si voglia no, è proprio lì in mezzo e le differenze viste domenica contro il centrocampo juventino sono state troppo nette.

    La palla, a questo punto, passa a De Laurentiis. Il presidente è pronto per rendere grande questo Napoli? Il mercato, a detta di Bigon è sempre aperto, e ovviamente tutti sperano nel terzo colpo prima del due febbraio, per poter vivere il resto della stagione con qualche certezza in più e paure in meno…

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