De Laurentiis: “Balotelli e Lavezzi? E a che servirebbero? Non so se l’ambiente sia pronto per lo scudetto”

    Ancora una volta, Aurelio De Laurentiis torna a parlare del suo Napoli. Dopo settimane di silenzio, adesso sembra quasi che abbia accumulato fin troppo da non fermarsi più. In una lunga intervista rilasciata a Il Mattino, il presidente del Napoli ha parlato degli acquisti fatti fino ad adesso, dei progetti futuri e, in via estremamente eccezionale, di qualche errore da lui commesso.

    IL MEA CULPA. Il 2015 si apre con una novità: l’ammissione di colpa di Aurelio De Laurentiis: “Ho commesso un errore promettendo di vincere lo scudetto a Dimaro. Il tifoso che è in me ha avuto la meglio con la razionalità del presidente.” Il presidente ritiene che per ottenere questo obiettivo bisogna essere competitivi e bisogna che tutti remino nella stessa direzione, con riferimento a squadra, tifosi e società. Intanto questa mattina, il San Paolo ha risposto al presidente presentandosi in TRENTAMILA all’allenamento a porte aperte. E dire che De Laurentiis non sa se l’ambiente sia pronto allo scudetto…

    IL NON RITORNO DI FIAMMA. Si sta parlando tanto di un possibile ritorno di Lavezzi al Napoli, forse fin troppo. Una questione che oscilla fra due poli opposti: si trasforma in speranza nel cuore dei nostalgici (i tifosi), si trasforma in scetticismo in quelli che antepongono la ragione al cuore (il presidente). Nell’intervista, De Laurentiis ha chiarito che non è certo il reparto avanzato del Napoli ad avere carenze, e ha ricordato che è stato lo stesso Lavezzi a volersene andare. Stesso discorso per Balotelli, a maggior ragione dopo il fallimento di Liverpool.

    IL PUNTO SUL MERCATO. De Laurentiis conferma gli acquisti azzurri di Gabbiadini e Strinic“L’allenatore ci aveva chiesto di ricoprire due ruoli: quello di Ghoulam indisponibile a causa della Coppa d’Africa, e quello nel reparto avanzato con un giocatore che potesse fare sia la prima che la seconda punta. Sono stati presi Strinic e Gabbiadini. Quest’ultimo non rappresenta solo un ripiego per sopperire all’assenza di Insigne, ma anche un investimento e un giocatore in prospettiva futura, dato che ha appena 23 anni.” 

    In chiusura d’intervista, è stata spesa qualche parola anche per Rafa Benitez, che non ha ancora rinnovato il contratto in scadenza a giugno. Il presidente ha fatto capire che la permanenza del tecnico si saprà qualche mese, ma che, comunque vada, il Napoli continuerà la sua strada con una mentalità internazionale, che sembra essere diventata un principio. Si spera, a questo punto, che l’incognita allenatore non sia un ostacolo o un vincolo per il mercato. D’altronde, comprare un giocatore per un tecnico che tra qualche mese potrebbe fare i bagagli, che senso avrebbe?

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