Home Copertina Sassuolo-Napoli è già una partita chiave, gli azzurri alla ricerca della vittoria...

    Sassuolo-Napoli è già una partita chiave, gli azzurri alla ricerca della vittoria scaccia crisi

    Povero Napoli, ma anche povero Benitez. Gli stiamo facendo le pulci su tutto:dalle scelte tecniche al numero dei sorrisi sempre meno ostentati, ai minuti di durata della conferenza stampa. Siamo arrivati a 17 e 13 secondi, cifre che evocano poco di buono. L’ultima è stata un’autodifesa a oltranza in un processo nel quale era assente un avvocato difensore, pure d’ufficio. Così siamo al fai-da-te: appassionato, come sempre, ricco di dettagli e citazioni. Ma con questa classifica è difficile trovare consenso, fallisce ogni tentativo di razionalizzare una situazione che non si viveva da dieci anni. Finora i campionati del Napoli sono stati (quasi tutti) in crescendo, esordi puntualmente accompagnati dall’approvazione generale.

    Finora sta andando tutto alla rovescia e la vigilia della trasferta per sfidare il Sassuolo (a Reggio Emilia) diventa tesa quanto il giorno prima di una finale di Champions. Anzi, neppure quando la coppa se l’è giocata (due volte con il Liverpool) contro il Milan, don Rafe’ era tanto calato nel ruolo dell’allenatore infastidito dalle stesse domande. Che poi, sono le stesse perché le risposte non si trovano, e il nervosismo ora palpabile di Benitez si spiega anche così. “Cinque vittorie e nessuno parlerà più di problemi”, ha detto ieri l’imputato nell’aula di Castel Volturno.Ma questo è un auspicio che coinciderebbe con la soluzione; occorre un salto di fede per aderirvi. E, soprattutto, occorre cominciar subito, da questa mattina, ore 12.30, un appuntamento che da qualche anno apre la domenica calcistica degli italiani.

    Stavolta dovrà finalmente aprire il campionato del Napoli, ridotto al rango di una vettura di F.1 costretta a piazzarsi in ultima fila per una falsa partenza. Segno inequivocabile che qualcosa non va. Che cosa e dove nessuno lo dice e questo rende il male ancora più inquietante. Higuain ha appena ripetuto che Napoli è la città ideale per realizzare grandi imprese nel calcio, ma quest’anno riescono difficili anche le imprese con le piccole. La sconfitta al San Paolo contro il Chievo ha lasciato tracce non cancellabili; ecco perché anche il Sassuolo, che contro l’Inter ne prese sette, fa paura, una paura da esorcizzare come gli incubi da rivincita personale legati alla presenza di Cannavaro e Floro Flores.

    In campo la scuola napoletana non è più di moda nel Napoli: Insigne è l’unica eccezione anche se vederlo titolare come accadrà a Reggio Emilia non è sempre la regola. Benitez un’idea sul turnover ce l’ha: in campo, d’ora in avanti, andrà chi è in forma. La meritocrazia al potere, una volta tanto. Individuarli, a volte, diventa difficile: è scontato dire che Higuain in attacco è imprescindibile, ma in difesa andrebbe organizzata una gara di rendimento anche per il ruolo di portiere, visto che Reina non c’è più. Così (pare) pensò Benitez. Dopo cinque vittorie dirà che era tutto previsto. Basta attendere. Il campionato del Napoli comincia oggi.

    Fonte: Il Mattino

    Exit mobile version