Tra pochi minuti, Luciano Spalletti, tecnico del Napoli, ha presentato in conferenza stampa in vista della gara di domani tra Napoli e Cremonese, una sfida difficile e ostica. Qui potrete seguire la diretta testuale della partita:
“Io credo che non ci sia bisogno di fare allenamento per Ndombele, ha avuto un permesso e sua moglie ha partorito: per questo non importa che faccia un allenamento in più o in meno, tanto è a disposizione per domani”.
Tanti giocatori non riescono a giocare quanto meriterebbero. E’ il suo unico cruccio?
“Anche se giocano poco, anche se io creo dei problemi a loro, ad esempio Gaetano diventerà uno dei centrocampisti più forti. Meriterebbe di giocare, ma a volte l’allenatore deve fare delle scelte; alle volte non è che gioca il più forte, ma a livello collettivo fa girare meglio la squadra, per cui io devo fare le mie scelte per il bene di voi, del Napoli”
Vincere a Napoli significa tanto:
“Lei ci vuole creare dei problemi, perché non si pensa al futuro, l’ho detto prima. Io non penso a fare i conti, per cui se me li volete far fare avete un problema con me, ma dobbiamo vincere 13 partite, non è scontato. Sono poche? Lei vuole creare problemi a noi”.
Recrimina per qualcosa?
“Poco, perché io ho fatto il massimo e anche i giocatori lo fanno, ogni giorno. Se fai il massimo, non hai rimorsi e qui non ci sono rimorsi”
“Se qualsiasi allenatore avesse allenato questa squadra qui, diventa vantaggioso risolvere le cause della squadra, non a livello individuale. Noi abbiamo fatto esercitazioni per cercare di giocare così e per mettere a proprio agio i giocatori. Sono sorpreso di avere un vantaggio tanto grande alla fine del girone d’andata“.
Quanto è contento di vedere lo stadio sold-out?
“Tanto, perché c’è un clima bellissimo quando giochiamo e il pubblico mi aiuta a dare una carica in più ai giocatori e viene anche una partita più bella, c’è più entusiasmo, perché siamo contenti di come il pubblico ci supporta. Noi abbiamo bisogni di loro: quando la gente di Napoli sta bene, mi rende gioioso, contento e mi dispiace non avere la nostra curva, con le loro bandiere, a Sassuolo”
E’ il calcio più bello della sua carriera quello di questa squadra? E serve vincere per consacrarla tra i più bravi?
“Si giudicano i giocatori, non l’allenatore: poi io valuto con me stesso se ho fatto bene l’allenamento, se ho preparato bene la gara. Poi tutto passa dalla forza dei giocatori, dalle loro scelte; poi voi siete bravi giornalisti e avrete notato che questi ragazzi sono professionisti esemplari, hanno formato un grande gruppo e questo è in primis merito di tutti quelli che lavorano nel Napoli, poi è merito dell’educazione dei giocatori che sanno stare in gruppo, sanno allenarsi bene, sanno esultare per il compagno, e anche quando c’è un problema, c’è supporto. Io penso solo a fare bene la gara di domani, perché si mangia con il presente: poi tutti abbiamo dei sogni, ma dobbiamo pensare al presente e alla Cremonese”
Se vince lo Scudetto, vorrà firmare un contratto lungo o andare di anno in anno?
“Questo è un dettaglio insignificante, perché parlare del futuro, del mio contratto, del contratto dei giocatori crea solo problemi nel presente”
Si aspetta lo stesso atteggiamento di La Spezia o si va più forte nel primo tempo?
“L’atteggiamento a La Spezia è stato corretto, però bisogna sbloccarle prima, in quanto più tempo passa, più ti innervosisci e sei meno lucido. Dobbiamo essere bravi a muoverci di più, a fare qualche verticalizzazione in più e dobbiamo essere bravi a penetrare il blocco difensivo”
Cosa è rimasto della gara di Coppa Italia in vista di domani?
“Ci siamo rimasti male per l’eliminazione, perché in quella gara volevamo far vedere quanto fosse forte Gaetano, Zerbin, Zedadka, che è un giocatore forte, anche se non giocò. Volevo far vedere quanto fosse stato forte Bereszynski, poi è una competizione dove avrebbe giocato chi aveva meno spazio e ciò serviva a completare il nostro lavoro, perché stando tutti bene è possibile giocare una gara in più. Certe volte fare delle partite, per cui il ritiro, il viaggio costa un po’ di fatica, ma se avessi fatto delle scelte giuste il nostro percorso sarebbe continuato. Poi ci sono girate le scatole, e dobbiamo mettere in campo anche questo”.
Quanto sarà importante recuperare la palla alta domani?
“Si, ci lavoriamo perché una squadra con certe caratteristiche ti fanno fare la partita e nel momento in cui perdi la palla, devi andare subito addosso come una molla, perché ogni secondo serve a far aprire il blocco chiuso. Avere una riaggressione in 2 metri è un conto, in 20 metri è diverso, e nel secondo caso sprechi solo energie inutili”
E’ il momento decisivo per dimostrare che siete più maturi rispetto a qualche mese fa?
“Noi sappiamo la forza della Cremonese, perché sia noi che l’Inter che la Juve l’abbiamo battuta; noi facemmo 4 goal, ma segnammo il 2-1 alla fine. La Cremonese sa reagire, sa difendersi, non esce mai dalla gara, sanno ripartire con giocate a terra, sanno fare lanci lunghi su Ciofani che è bravo a gestire tutti i palloni e a far salire la squadra. Domani è fondamentale per noi, perché come dicevamo per lo Spezia, quando sei il Napoli o affronti scontri diretti o gare da vincere; questa è una gara da vincere. Facciamo delle conoscenze nuove, per cui dobbiamo vincere, anche perché così prendiamo autostima e consapevolezza delle nostre qualità. Noi pensiamo solo a questa gara, e spero anche che il pubblico pensi solo a questa: li vedo concentrati, in attesa di domani ed è importante, perchè domani dobbiamo avere il loro sostegno”
Pensa già alla Champions e come lo gestisce?
“No, ho troppi motivi per pensare alla gara di domani senza pensare o spendere energie mentali che ci serviranno dentro la gara di domani, perché noi non abbiamo dimenticato che la Cremonese ci ha eliminati in Coppa Italia e abbiamo visto le qualità di questa squadra”.
Inizia la conferenza.