Home Conferenza stampa Spalletti: “Domani ci saranno 3-4 cambi! Sampdoria squadra ostica ed euforica”. Poi...

Spalletti: “Domani ci saranno 3-4 cambi! Sampdoria squadra ostica ed euforica”. Poi arriva il ricordo di Vialli

Spalletti - Fonte foto SSC Napoli

Tra poco inizierà la conferenza di Luciano Spalletti in vista della gara di domani tra Sampdoria e Napoli, una gara importante per tornare alla vittoria in un campo difficile, dove sarà forte il ricordo di Luca Vialli. Qui potete seguire la conferenza integrale:

Termina la conferenza.

Kvara ha le qualità per giocare all’interno del campo piuttosto che sull’esterno dato che lo raddoppiano?
“Si, può giocare da entrambe le parti, anche se le gabbie le avrebbe anche in mezzo al campo, per cui lui vuole sfruttare l’angolo dell’area, lì sa fare la differenza: poi lo limitiamo se gli diciamo che può giocare solo da una parte, perchè sa fare tutto”

Mettere a posto le cose, perché non possiamo affrontare le partite sempre al top, ma dobbiamo cercare di essere bravi a replicare a fare le cose che facciamo in allenamento. Mi aspetto questo”

Kvara sembra aver perso un po’ di smalto e un po’ di grinta. Come si può rivedere Kvara che faceva la differenza?
“Ora vedo che lo criticate, prima mi dicevate che lo criticavo io, dunque ora lo difendo(ride). Lui, se non riesce a fare le sue giocate, è sotto osservazione, è bloccato: secondo me non ha fatto male, ha cercato di scardinarsi e di attaccare nell’area, ha anche calciato un paio di volte preferendo il tiro a un passaggio. Deve solo trovare la confidenza in partita, perché in allenamento fa la differenza e allora bisogna solo essere fiduciosi”.

Come ha visto Rrahmani?
“L’ ho visto bene, ha dato una mano in costruzione, ha accettato il duello con gli attaccanti, poi sul goal ha fatto male e Dzeko è stato bravo. Poi, stiamo valutando se farlo giocare dato che potrebbe essere sbagliato fargli fare una partita dietro l’altra”

A Napoli c’è tanta volubilità, ma ora l’ambiente è maturo. E’ grazie a lei?
“Secondo me i tifosi hanno capito dall’atteggiamento della squadra che ci può stare la sconfitta: ma noi, a chi ci critica la sconfitta, dico che la pensano come noi, perché siamo a +5 e volevamo restare a +8″

“Sono state allestite per vincere lo Scudetto e c’è una forza superiore. Poi, se vedo quelle 2-3 situazioni in cui potevamo segnare, lì non siamo stati fortunati, ma abbiamo creato qualcosa. Poi è sempre la dimensione della forza dell’avversario dove magari riesci a fare un forcing più efficace o meno. L’Inter è una squadra fisica, che quando si chiude ha difensori forti, ma noi non siamo contenti: anche Osimhen ha avuto una grande occasione, ma dobbiamo convincerci che non possiamo perdere, neanche con l’Inter, e dobbiamo avere questo atteggiamento qui”.

Quanto può essere un fattore affrontare squadre fisiche che giocano il 3-5-2?
Si, questi sono sistemi di gioco che si fanno quando l’allenatore vuole sfruttare i giocatori, e ci sono problemi quando una squadra con il 4-3-3 non ha la palla a coprire il campo. Loro ti fanno scaricare sul terzino e lì devi essere bravo a scaricare in modo da farci venire a pressare e liberare degli spazi, costringendo i difensori a fare delle scelte. Noi siamo stati sottotono a San Siro ma non abbiamo fatto male, perché abbiamo dato due occasioni a loro per via della costruzione sbagliata, e alla fine abbiamo avuto un’occasione noi. Ci saranno delle caratteristiche simili, ma al di là del modulo, la Sampdoria è ripartita, noi ci siamo fermati e troveremo un Marassi euforico e pronto a affrontare la squadra”

“Poi sanno che aiuta tanto la squadra prendere delle decisioni e di questo se ne parla nello spogliatoio. Vuole sapere i nomi? Di Lorenzo, Rrahmani, Anguissa, Mario Rui, Osimhen sono dei leader: anche Victor quando pressa con ferocia gli avversari. Sono giocatori forti di carattere come Elmas, e poi ci sono i più bravi che prendono i calci e non protestano, però sono dei calciatori forti, che si vede quando giocano che sono dei leader e sono forti. Noi siamo a posto per questo aspetto qui”

Cambierà le scelte per domani?
“Le scelte erano già previste prima della gara di Milano, avevo già deciso di fare 3-4 cambi come ci saranno domani, ma non è una conseguenza della sconfitta di San Siro”

Cosa ha imparato il Napoli dalla sconfitta di San Siro?
Abbiamo imparato che ora siamo a 5 punti di vantaggio, abbiamo capito che è vero che è una sconfitta che ci può stare, anche se siamo infastiditi e ci girano perché non abbiamo giocato come volevamo e noi non vogliamo accontentarci della classifica attuale e del vantaggio che abbiamo. Noi vogliamo giocare le partite, anche quelle più difficili, con le squadre più forti, con la stessa voglia e determinazione di fare risultato nelle altre gare che avevamo disputato”

Ancora Spalletti: “Io di Vialli ho un ricordo personale, perchè quando giocavo a Chiavari affrontavo la Sampdoria di Vialli e Mancini in amichevole e ne facemmo un paio contro la Samp, e mi ricordo su un lancio che mi ritrovai a correre con lui verso la badierina, io caddi a terra, l’arbitro fischiò fallo in attacco e lui mi venne a tirare su. Da lì, ho capito che era un leader, un fuoriclasse senza farlo pesare. E’ stato un uomo di grande carisma, precursore di grandi idee, visioni fuori e dentro dal campo: ad esempio, alla Juve pressava i difensori e lui fu uno dei primi a fare questo lavoro. E’ uno dei primi che è andato in Premier a farsi valere, come calciatore, allenatore e uomo: ha anche vinto dei trofei. E’ stato uno dei primi grandi commentatori in tv, me lo ricordo quando era a Sky dove aveva delle competenza, e sapeva rispettare tutto e tutti. Come sintesi, era un uomo grande e disponibile fuori e dentro dal campo e ha dato tutto a noi del calcio; mi ricordo all’ultimo Europeo per dare consigli a tutti, nonostante fosse malato. Ha speso se stesso per noi, ci ha dato i suoi insegnamenti e allora grazie Luca”

Inizia il minuto di silenzio

Parla Spalletti: “Prima di allenarci, abbiamo pensato a come partecipare al ricordo di Vialli e Mihajlovic domani a Marassi. Oggi voglio dedicare un minuto di silenzio per entrambi, dato che non ho potuto ricordare Mihajlovic in conferenza quando è scomparso”

Inizia la conferenza. Entra Spalletti in conferenza.

Exit mobile version