Nella giornata di ieri abbiamo avuto il piacere l’onore di intervistare una grande firma di SKY Sport, Paolo Condò, presente all’incontro Calcerò, serata conclusiva del Torneo Beppe Viola. Con lui abbiamo fatto due chiacchere in merito al calcio giovanile e non solo.
Ecco com’è andata:
Cosa significa per Lei raccontare lo sport a teatro?
“Va detto che non cambio il mio approccio, cerco di mantenere un approccio tranquillo e un linguaggio chiaro. Il fatto di parlare di calcio mentre lavoro è una grande fortuna per me”.
Parlando del calcio giovanile, siamo qui ad Arco, la città del Beppe Viola: un torneo famoso in tutta Italia per i giocatori che ne vengono fuori. Secondo Lei, il calcio italiano, quello giovanile, sta evolvendo o involvendo?
“Se vediamo la quantità e la qualità dei giocatori che sono stati utilizzati in Serie A, direi che abbiamo toccato il fondo il fondo e stiamo per risalire. Se un anno fa mi avessi chiesto quanti ragazzi avrebbero fatto strada, ne avrei detti quattro al massimo; farei molta fatica a dirne undici. Comunque, abbiamo visto dei talenti interessanti, come quelli dell’Atalanta, della Fiorentina…”
In particolare Emanuele Latte Lath, che l’anno scorso ha vinto il Torneo e poi ha esordito in prima squadra allo Juventus Stadium…
“Certo, è sempre bello vedere dei giocatori che partono da Arco e arrivano ad Arco. Da notare anche il fatto che oggi i giovani sono sempre di più chiamati in causa, forse perchè mancano i fondi per piazzare colpi importanti. Era ora, si poteva fare prima”.
