L’Analisi – Un primato meritato ma adesso niente vertigini

Settebello azzurro e un primo posto solitario in classifica che giunge meritato alla vigilia della sosta per le nazionali. Adesso il Napoli deve mostrare di essere cresciuto.

La vittoria sul Cagliari e il pari della Juventus a Bergamo, regalano la prima fuga solitaria della squadra di Sarri. Due punti sono pochi conoscendo gli avversari che sono dietro (Juventus e Inter) e quindi c’è da tenere gli occhi ben aperti e non lasciarsi cullare troppo dai complimenti che pioveranno in questi 15 giorni. La sosta arriva per permettere al Napoli di godersi questo bel momento come un premio per lo sforzo fatto in questi due mesi tra preliminare e campionato. Ma non saranno due settimane di riposo per i guerrieri azzurri in quanto molti di loro saranno impegnati con le rispettive Nazionali per raggiungere l’obiettivo Mondiali. La gara con il Cagliari ha mostrato, ancora una volta, come il Napoli sia cresciuto anche nella gestione della gara e soprattuto delle forze perché ha saputo accelelrare quando serviva e mettere il freno a risultato acquisito. Già contro il Feyenoord si era visto un Napoli per così dire “sparagnino” che però viaggia ancora ad una media gol impressionante.

Napoli forza tre – Ancora tre gol infatti per Mertens e compagni. Sette quelli del belga in altrettante partite. Un bottino davvero corposo se si pensa che mai nessuna in serie A, dopo sette gare inziali di campionato, vantava un tale bottino. Un Napoli che non risparmia nessuno e che, Shaktar a parte, non aveva mai avuto un inizio stagione cosi. Un rullo compressore da Agosto ad oggi, che ora deve continuare a viaggiare con lo stesso ritmo e non fermarsi ma soprattutto non farsi fermare. La rete di Marek Hamsik, che sbloccato la gara con il Cagliari dopo neanche tre minuti, ha riportato il sorriso sul volto del Capitano (ora a meno un gol da Maradona), e il festeggiamento accorato dei compagni in campo e panchina, ha dato un segnale forte. Elogi e polemiche di queste settimane hanno reso questo gruppo sempre più coeso e questo primato rappresenta un giusto premio non come un punto di arrivo ma di partenza per una stagione che adesso entrerà nel vivo.

Niente vertigini – Il campionato è ancora lungo e il VAR vigila su tutto, nonostante qualche opinionista di salotti importanti ne metta in dubbio la validità quasi negando l’evidenza. Sta di fatto che adesso per il Napoli è il momento di godersi un meritato primo posto in solitario ma con la consapevolezza che non ci saranno sconti né per cali di tensione né per eccessi di euforia. Al rientro dalla sosta, infatti, Sarri si aspetta di avere i suoi più carichi che mai, sperando magari che qualcuno riesca a riposarsi. Un appello “velato” inviato al CT Belga per Dries, visto che il Belgio, già qualificato, potrebbe magari non “forzare” il centravanti belga nei match finali del girone. Ma sappiamo anche che Mertens è un atleta che ama giocare più che stare a guardare e forse sarà difficile fargli tenere il freno a mano tirato.

Dopo la sosta gli azzurri avranno, infatti, subito un trittico terribile: Roma, City, Inter. Un esame a tutti gli effetti per tutta la squadra, allenatore compreso, che dovrà probabilmente far ruotare al meglio, nei reparti dove gli sarà possibile, i suoi uomini chiave. Stuzzicante la sfida al City di Guardiola. Le due squadre guidano i rispettivi campionati e i due tecnici si stimano moltissimo. I paragoni si sprecano, ma bisogna anche fare le dovute proporzioni di uomini e palmares. Il Napoli e Sarri sono agli inizi, mentre Guardiola con il Barca ha vinto tutto e con il City punta ad aprire un ciclo simile. Sarà una gara tutta da vivere ma con l’occhio vigile al campionato dove sia Roma che Inter vorranno provare a riaprire i giochi al vertice.

Di Francesco ha dato più volte fastidio a Sarri con il suo Sassuolo e quindi il Napoli dovrà subito mettere le cose in chiaro e non farsi sorprendere da una compagine che, a dispetto dei pronostici di inizio stagione, non vuole uscire dalla lotta scudetto in anticipo. Idem Spalletti che, non avendo gli stress di Coppa, cercherà di trarne vantaggi con il suo calcio “speculativo”. Tre avversari e tre gare ognuna diversa dall’altra ma che il Napoli dovrà affrontare con la testa sgombra senza soffrire di vertigini come è successo in passato.

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