L’ANALISI – Consapevole della propria forza, il Napoli guarda ad un futuro vincente

    Chiudono in bellezza gli azzurri con un altro poker di reti in trasferta. A farne le spese la Sampdoria di Giampaolo che ha venduto cara la pelle come molte delle squadre che il Napoli ha affrontato in questo finale di stagione.

    Numeri da capogiro del Napoli in questa stagione che, letti senza guardare la classifica, sarebbero da primato. Ma così non è. Brucia il terzo posto ma il rammarico deve lasciare il posto alla consapevolezza che questo Napoli è ormai diventato una squadra vera che può lottare per vincere qualcosa di importante il prossimo anno. Il Genoa aveva quasi illuso di poter fare il miracolo a Roma ma proprio al 90′ il sogno secondo posto si è arenato. Anche se non è ieri che si sono persi punti che avrebbero regalato il secondo posto o qualcosa in più agli azzurri, autori comunque di una stagione davvero esaltante. 94 gol fatti in campionato su un totale di 115 in stagione, sono il marchio di fabbrica di una squadra che ha dimostrato come il gioco possa esaltare la qualità dei singoli. Una stagione da incorniciare per i tre moschettieri azzurri, quattro con D’Artagnan Hamsik, autori di ben 72 reti in stagione tra campionato e coppe divisi tutti in doppia cifra. Una quaterna secca che ha sbancato. Ben 34 quelli di Dries Mertens, autentica rivelazione e scoperta felice di Sarri che, sin dal ritiro di Dimaro, aveva visto nel folletto belga le qualità di centravanti atipico, tutta esplosività e fiuto del gol, a scapito della fisicità. Ben 20 i gol del nuovo re di Napoli, Lorenzo Insigne, che ormai ha preso per mano questa squadra e vuole esserne il leader indiscusso per riportare sotto il Vesuvio quel triangolino che manca da quasi 30 anni. Ci sono poi i 17 gol di Callejon, autentico ago della bilancia dell’attacco e del gioco azzurro. Sempre presente tranne in un’occasione e autore anche del maggior numero di assist (ben 28 di cui 12 vincenti. C’è poi il capitano Marek Hamsik fermo, per così dire, a quota 15 in stagione e ormai ad un soffio da Maradona (113 contro 115). Un record che  Marek vorrebbe eguagliare il prossimo anno anche vincendo qualcosa di importante in azzurro. Anche ieri a Marassi i quattro azzurri hanno dato spettacolo con un gol a testa e dimostrato un’intesa fuori dal comune che può essere la fortuna del Napoli. Non dimentichiamo poi che dietro di loro scalpita un centravanti come Arek Milik che aveva iniziato la stagione a suon di doppietta (ben tre) e che il prossimo anno vorrà sicuramente essere l’arma in più di un attacco già atomico così.

    Il Napoli è ormai coeso e punta per la prossima stagione ad un solo unico obiettivo, sperando che la sfortuna non si accanisca come in quel maledetto mese di Ottobre che ha segnato in modo decisivo la stagione. Le sole 4 sconfitte in stagione, di cui tre nel girone di andata e tutte ad Ottobre, sono la cartina al tornasole di una squadra che, dopo le difficoltà, si è unita e ha macinato gioco e gol asfaltando tutti gli avversari (Real e Juve a parte…messe comunque in grande difficoltà). 48 punti nel girone di ritorno non si fanno per caso così come 50 gol in trasferta che rappresentano il record della serie A di tutti i tempi.

    E’ da questi numeri che il Napoli deve far ripartire la prossima stagione in cui il preliminare di Agosto rappresenta già un primo ostacolo ma non un impedimento. Perché in Europa gli azzurri hanno dimostrato di avere grande personalità e affronteranno l’impegno con la testa e la condizione giusta per riprendersi una meritata Champions League. Finisce un capitolo e se ne apre già uno nuovo che avrà la sua prima pagina il prossimo 5 Luglio con l’inizio del ritiro in Trentino dove si punta ad avere l’attuale gruppo compatto e rinforzato con le pedine giuste per il salto di qualità. Perché adesso sarà più che mai importante avere lo stesso gruppo attuale e aggiungere ad una squadra già forte, l’esperienza di giocatori che aiutino a vincere per fare un altro passo in avanti. Vanno presi pochi ma buoni cercando di non farsi abbagliare dai titoloni mediatici di chi dovrà, diversamente dagli azzurri, ripartire da zero o rivoluzionare con acquisti altisonanti gruppi sfaldati da risultati sportivi deludenti. Ora più che mai deve essere un “tutti per uno e uno per tutti” di tecnico, squadra e tutto quanto l’ambiente che gira intorno al Napoli, perché solo uniti si può puntare a vincere, cercando di lasciare per un anno le polemiche ad altri e respingerle al mittente se sarà il caso. Bisogna uscire dal guscio e non nascondersi più ma allo stesso tempo continuare a divertirsi, perché è divertendosi che questa squadra ha brillato e raggiunto i suoi record che punterà a batterli ancora per salire sul podio non come partecipante ma stavolta come vincitore.

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