Come intervenire sul mercato, con il punto fermo Higuain.

In vista della prossima stagione la società partenopea è già molto attiva sul mercato in ingresso. Qualche cessione è inevitabile per fare cassa ma soprattutto per sostituire i partenti con calciatori più funzionali, cosa ovviamente impossibile per il Pipita.

Il calcio mercato del Napoli è partito appena dopo la conclusione del campionato con l’annuncio dell’ingaggio del 26enne difensore della Nazionale italiana Lorenzo Tonelli (peraltro ancora non formalizzato) e sta proseguendo con i fitti contatti tra il DS Giuntoli e l’entourage del centrocampista olandese Davy Klaassen oltre che ovviamente con l’Ajax, suo club di appartenenza. A differenza di quanto accaduto negli anni passati, l’obiettivo della dirigenza azzurra è avere una rosa quasi completa già all’inizio del ritiro di Dimaro per consentire ai nuovi arrivati di assimilare gli schemi di Mister Sarri (imminente il suo rinnovo, con un biennale più opzione per il terzo anno, con ingaggio sostanzialmente ritoccato).

Già questi primi due acquisti dovrebbero costare alla società presieduta da Aurelio De Laurentiis intorno ai 30 milioni (9 milioni + 2 di bonus per il difensore ex Empoli, 18 circa per il 23enne “orange”) per cui è difficile ipotizzare che, nonostante il tesoretto derivante dalla qualificazione in Champions League, si possa spendere altrettanto per rinforzare ulteriormente la squadra senza passare per alcune cessioni più o meno eccellenti. In tal senso è imminente la partenza di Manolo Gabbiadini che porterà nelle casse azzurre sicuramente molto più di quanto si spenderà per il suo sostituto; anche Maggio, David Lopez, Valdifiori ed El Kaddouri sembrano ormai sul piede di partenza e potrebbero valere una decina di milioni tra cartellini e ingaggi risparmiati. In questo modo ci si può concentrare su altri acquisti.

Con la riconferma di Albiol (ancora in dubbio) il reparto centrale difensivo può ritenersi completo ma, considerando che Koulibaly disputerà (insieme a Ghoulam) la prossima Coppa d’Africa e che la Champions andrà onorata almeno allo stessa stregua del campionato, si potrebbe valutare di avere un’alternativa più valida di Vasco Regini. Per gli esterni si fa sempre più insistente il nome di Vrsaljko che, come Hysaj, può giocare indifferentemente a destra e a sinistra: da valutare il costo del cartellino del difensore croato e la volontà del Sassuolo (qualificatosi, con la sconfitta del Milan in finale di Coppa Italia, alla prossima Europa League) di privarsi di un elemento così importante nello scacchiere organizzato da Di Francesco.

Nella parte centrale del campo, con Grassi e Klaassen il Napoli acquisirebbe qualità e fisicità anche nelle alternative ad Allan ed Hamsik; va ancora individuata un’alternativa valida al regista italo-brasiliano Jorginho per completare il reparto dal punto di vista numerico e di caratteristiche tecniche adeguate anche alle competizioni da affrontare. Nella fase più avanzata, se fossero confermate le cessioni di Gabbiadini ed El Kaddouri, mancherebbero le alternative al centro dell’attacco (in tal senso pare raffreddarsi la pista Lapadula) e sul fronte destro. Tra i pali, anche in prospettiva futura, si dovrebbe pensare a un portiere affidabile che possa avvicendarsi con Reina o addirittura essere il titolare.

È indubbio che, se qualche club dovesse presentarsi con l’importo necessario a coprire l’intera clausola rescissoria del contratto di Gonzalo Higuain, il Napoli potrebbe operare in modo ben diverso sul mercato  ma dovrebbe anche sostituire nella maniera più adeguata possibile colui che è stato capace di siglare 36 reti in 35 partite di campionato e superare il milanista Nordahl dopo ben 66 anni. Ipotesi che nessun tifoso del Napoli vuole minimanenre prendere in considerazione. Del resto, se si vuole puntare alla vittoria finale, non si può che puntare sul centravanti argentino.

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