Il punto sugli arbitri – un tranquillo weekend di rigore

    Al via una nuova rubrica di MondoNapoli denominata “Il punto sugli arbitri”, nella quale andremo a valutare l’operato degli arbitri nell’ultimo turno di campionato. Polemiche e recriminazioni saranno valutate e finalmente chiarite dalla nostra “moviola”, anche se a onor del vero non ci piace chiamarla così. Una semplice analisi di ciò che è stato e di ciò che sarebbe dovuto essere.

    Un tranquillo weekend di rigore – Non si offenderà John Boorman parafrasando il titolo del suo capolavoro per descrivere il weekend arbitrale della terza giornata di campionato. Molte le decisioni arbitrali controverse e gli errori più o meno evidenti che hanno alzato un polverone di polemiche, in particolare nei match di sabato della Juventus e in quello domenicale della Roma. Ma andiamo con ordine:

    Juventus-Sassuolo – L’arbitro Di Bello e l’assistente Ranghetti ne combinano parecchie, forse troppe in un solo match e di certo meritano un voto negativo. Mancano infatti due calci di rigore, uno per parte. Al minuto 11 del secondo tempo Gazzola (Sassuolo) interviene da dietro su Pjanic (Juventus), non tocca il pallone: l’ex Roma contemporaneamente tira, questo induce l’arbitro a far frettolosamente proseguire, ci stava calcio di rigore. Al minuto 28 sempre della ripresa, su colpo di testa di Iemmello (Sassuolo), Chiellini (Juventus) allarga irregolarmente il braccio destro: al Sassuolo manca un rigore. Prova quindi insufficiente, sommando ai due rigori anche il fuorigioco di Khedira (Juventus) inesistente e una gestione dei cartellini gialli non propriamente puntuale e precisa.

    Palermo-Napoli – Molto bene Massa, aiutato certamente da un match che non ha prodotto significativi episodi di dubbio. Il Palermo richiede un rigore nella prima frazione di gara reclamando per un intervento di Insigne (Napoli) su Embalo (Palermo). Il tocco di spalla c’è ma è davvero troppo lieve per poter parlare di contatto da rigore ma, soprattutto, qualora fosse stato ravvisato fallo quest’ultimo era comunque fuori area, quindi nessun rigore negato. Rigore che però sarebbe potuto essere concesso ai rosanero al minuto 19 del secondo tempo, Maggio (Napoli) interviene su Nestorovski in area in modo non propriamente pulito, il rigore poteva starci. 

    Roma-Sampdoria – Giacomelli è l’arbitro che probabilmente ha preso la scelta più difficile della giornata. Il contatto avvenuto in area blucerchiata, in pieno tempo di recupero, tra Skriniar (Sampdoria) e Dzeko (Roma) è molto più che dubbio. Non è stato uno scandalo assegnare il rigore ma altrettanto non lo sarebbe stato affatto non assegnarlo. Probabilmente la scelta migliore sarebbe stata quella di non fischiare. Giacomelli che poi va in confusione, Totti (Roma) dopo il rigore realizzato esulta togliendosi la maglia e non viene ammonito.

    Milan-Udinese – Anche in quel di San Siro si materializza lo spettro del rigore non concesso, questa volta a favore dei rossoneri. Calvarese infatti non vede che su cross di Honda (Milan) – che si libera in modo molto sospetto di Hallfredsson – c’è Bacca (Milan) pronto a colpire di testa, ma da dietro Angella (Udinese) lo affossa col braccio e un’ancata. Il difensore doveva essere espulso per aver negato la chiara occasione da gol. A onor del vero c’è da dire che l’arbitro non era nella posizione ideale per valutare la situazione e il suo assistente Di Paolo non ha saputo assisterlo in modo efficiente.

    In attesa del prossimo turno di campionato, speriamo che questa rubrica abbia potuto chiarire i dubbi maggiori della giornata e magari spento i bollenti spiriti di chi, a ragione o meno, si è sentito penalizzato.

    Buon campionato a tutti

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