Esclusiva MN – Massimiliano Esposito:”Ounas già gioca a due-tre tocchi come vuole Sarri. Scudetto? Bisogna crederci”

Abbiamo incontrato al campo di Carciato l’ex attaccante del Napoli di fine anni 90′, Massimiliano Esposito, 46 presenze e 5 reti in due stagioni non consecutive in maglia azzurra, attualmente allenatore della giovanili della Sacra Famiglia, in provincia di Padova.

In esclusiva per MondoNapoli.it abbiamo scambiato con lui alcune impressioni sulle prospettive del Napoli per il prossimo anno e non solo.

Da ex attaccante azzurro, chi ti impressiona di più degli attaccanti a disposizione di Sarri e in chi ti rivedi magari.

“Quello di oggi è un calcio diverso rispetto a quello che giocavo io. Di certo mi sono soffermato sugli attaccanti e in particolare su quelli che ricordano il mio ruolo più da vicino come Callejon, Mertens, Insigne e non dimentichiamo Ounas. Questo ragazzo ha iniziato davvero bene questo ritiro e ha margini di miglioramento evidenti. Si è adattato subito alla mentalità di Sarri. Abbiamo visto come sin dai primi allenamenti e dalle prime uscite amichevoli abbia giocato subito a due-tre tocchi con inserimenti nello spazio. Evidentemente gli è stato detto sia di prima di arrivare che da Sarri nei primi giorni, come voleva che giocasse e lui lo ha subito capito. Questo è importante perché è un modo veloce per integrarsi ma soprattuto per farsi apprezzare da Sarri.”

Grandi aspettative intorno a questo Napoli. Ormai non ci si nasconde più. Cosa ne pensi? È l’anno buono?

“Concordo nel pensiero di giocatori e società. È arrivato il momento di sognare e di concretizzare questo sogno e di parlane senza remore. È un Napoli da Scudetto e lo ha dimostrato lo scorso anno nel girone di ritorno e anche sin dalle prime uscite di stagione. Abbiamo delle armi in più rispetto allo scorso anno come Ounas ma soprattutto Milik che rientra dall’infortunio. È un Napoli che ha un vantaggio sulle altre ovvero quello di aver assimilato sempre di più i principi di gioco di Sarri e questo gli da quella convinzione di andare a giocare il campionato da protagonista”

Manca secondo te ancora qualcosa a questa rosa, come alternative all’undici titolare, per essere competitiva su tutti i tre fronti?

“Oltre al portiere alle spalle di Reina, io prenderei anche un terzino destro in prospettiva perchè Maggio, con i suoi 35 anni, può iniziare ad avere qualche difficoltà con i ritmi alti di questo calcio moderno e quindi devi prendere giocatori che possano essere all’altezza di questi ritmi soprattutto se vuoi puntare a vincere lo Scudetto. Lo dimostra anche la Juventus dove la differenza lo fanno le seconde linee. L’Undici titolare è quello che porta avanti il “carrettino” e le seconde linee devono dare il loro contributo per portare a casa quei punticini in più nel momento in cui i titolarissimi hanno un appannamento”

Da alcuni anni ti occupi di settore giovanile. La riforma del campionato Primavera con il girone unico può aiutare alla crescita dei giovani nel calcio italiano e nello specifico anche nel vivaio degli azzurri?

“È un piccolo passo in avanti per la crescita dei settori giovanili in Italia e c’è bisogno di questo e altro per migliorare il calcio italiano. Riguardo il Napoli, ha una persona validissima come Gianluca Grava che si occupa della costruzione e crescita del settore giovanile. Una persona che ha sempre fatto calcio e può sicuramente migliorare il settore giovanile per far arrivare sempre più ragazzi validi in prima squadra. L’obiettivo è certamente di costruire ragazzi che se non dovessero andare in prima squadra nel Napoli potranno comunque essere appetiti da altre compagini e trovare una buona carriera all’interno del settore”

Ringraziamo Massimiliano Esposito per l’intervista rilasciata a MondoNapoli.

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