EDITORIALE – Roma-Napoli è già iniziata!

Mercoledì apparentemente anonimo, privo di spunti vista la sosta per le nazionali. Così non è, invece, per il Napoli.

Oggi, infatti, sono rientrati tutti i giocatori azzurri impegnati con le proprie rappresentative e, su volere di Sarri, hanno fatto già rientro a Castel Volturno. Solitamente il mister, quando ci sono i rientri, concede un giorno in più perché i calciatori possano arrivare con maggiore calma. Oggi, però, c’è stata una doppia seduta, inusuale visto che di solito il mister la stabilisce un giorno dopo il rientro di tutti gli elementi. Una mossa di scacchi non affatto banale e lasciata al caso. La ragione è cercare di mettere sotto scacco la serie A, riuscendo sabato ad abbattere, in quel di Roma, un altro pedone e avvicinarsi al re: lo scudetto. La sosta è un’arma a doppio taglio, è capace di ribaltare i valori precedenti ad essa, sia in negativo che in positivo. Tutto ciò che non deve accadere al Napoli. Ecco spiegata la mossa del mister, desideroso di rimettere la spina quanto prima e riaccendere la luce del proprio circo. La gara dell’Olimpico è solo la prima di una sequenza che vedrà la sfida nella tana di Guardiola e poi, in casa, con l’Inter. Siamo dinanzi al primo vero bivio della stagione, sbagliare uscita rischia di lasciare strascichi pericolosi e delterei. Sarri è un allenatore che più volte ha espresso la propria avversione alle tante partite in pochi giorni, figuriamoci poi quando vede svuotatarsi il centro d’allenamento. È un amante del perfezionismo, un meticoloso cultore del lavoro quotidiano e sapiente plasmatore di talento. Il tempo è uno strumento indispensabile per esercitare la propria arte in questo caso. Ecco dunque, tutti in campo oggi senza perder tempo. Subito al lavoro, per neutralizzare le scorie “mondiali” e rigenerare il motore che dovrà presentarsi sabato in forma smagliante. La Roma ha dimostrato infatti di essere una compagine spigolosa, organizzata e coriacea. Un collettivo che, numeri alla mano, non ha patito le cessioni illustri grazie alla mano di mister Di Francesco. Occorre dunque essere al massimo, alzare i giri del motore cancellando la sosta, come se mai fosse esistita. 

Proprio da qui si snocciola il Sarri pensiero. Una full immersion è ciò che occorre. Dimenticare il passato e costruire il futuro. Questo è il dogma che da oggi il mister inculcherà nelle teste dei giocatori. Una verità assoluta da conquistare, padroneggiare e sfoggiare con fare dittatoriale. Una filosofia e un imperativo da sventolare con orgoglio autarchico. Chi ha tempo non aspetti tempo dicono, Napoli e Sarri non vogliono sprecarne nemmeno un acino. 

I successi, dal più piccolo al più grande, sbocciano dal tempo e dalla determinazione con la quale si inseguono bramosamente. L’arte della conquista, della vittoria, è generata da ciò. La maturità passa anche da questi aspetti. La grandezza è figlia del tempo trascorso a lavorare e non da quello speso a parlare, o a crogiolarsi sugli allori del passato. 

Bravo Sarri quindi. Roma-Napoli è iniziata oggi e gli azzurri riprenderanno il filo da dove l’hanno lasciato, per tessere la tela dei propri sogni e di un’intera città al seguito. 

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